La formazione continua per le piccole e medie imprese è possibile, ma occorrono maggiori risorse. Questo quanto emerso nel convegno organizzato ieri a Torino su Fondartigiano che ha visto la messa in campo nell’ultimo biennio di quasi 20 milioni per la formazione continua a servizio degli artigiani e delle pmi. Secondo Enrico Amadei, presidente nazionale del Fondo bilaterale nato nel 2004 su iniziativa delle Confederazioni artigiane e delle tre sigle sindacali, “finora il Fondo ha operato a livello sperimentale, beneficiando anche di alcuni finanziamenti ministeriali, ma da quest’anno dovrà iniziare a camminare con le proprie gambe, contando sulle proprie risorse e sulla propria capacità progettuale". Di qui la necessità di reperire maggiori risorse lanciando un primo appello al governo: i nove fondi bilaterali costituiti in Italia andranno nel loro insieme a movimentare 700 milioni di euro per avviare progetti di formazione continua a favore dei lavoratori dipendenti. "Ma queste risorse a prima vista significative - spiega il vicepresidente di Fondartigianato Franco Lago - arrivano da un versamento dello 0,3% quando in Francia si arriva al 2,16% e in Spagna all’1,75%". Per un’analisi approfondita delle tematiche inerenti Fondartigianato, si è svolto oggi a Torino il convegno organizzato da CNA, Confartigianato, Casartigiani, Cgil, Cisl e Uil dal tema “Fondartigianato: la formazione dell’artigianato pensata dall’artigianato” a cui sono intervenuti Bruno Roberti (Cgil); Enrico Amadei (Presidente nazionale Fondartigianato); Franco Lago (Fondartigianato); Silvano Berna (Confartigianato); Marcello Maggio (Cisl); Giovanna Pentenero (assessore regionale alla Formazione); Piergiorgio Scoffone (Casartigiani); Ezio Benetello (Enfap-Uil); Paolo Alberti (CNA). FONTE PMIon.net
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