La maggioranza delle imprese di intermediazione, quelle cioè del settore bancario, assicurativo e creditizio, sono dotate di almeno un personal computer e l’impiego di Internet e della posta elettronica ha raggiunto ‘livelli di saturazione’. E’ quanto è emerso dai risultati della prima rilevazione dell’Istat ‘L’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nelle imprese di intermediazione finanziaria’, relativa al periodo 2004-2005. Nel gennaio del 2005, infatti, ben il 99,4% delle imprese in esame con 10 o più dipendenti possiedono un personal computer, una percentuale che sale fino al 100% se si prende in esame il settore assicurativo, nelle imprese con oltre 49 addetti e in quelle del Sud e Isole. Gli addetti che usano il personal computer almeno una volta a settimana sono il 98,4% del totale (cioè il 99,1% nel settore bancario). Tre addetti su cinque utilizzano computer connessi a Internet (66,6%), con punte più alte nelle attività ausiliarie della intermediazione finanziaria (72,5%), nelle imprese comprese nella classe 50-99 addetti (78,6%) e in quelle del Centro (69,6%). Le imprese di intermediazione finanziaria informatizzate usano le tecnologie informatiche anche per avvalersi di forme di telelavoro (20,5%) e per servirsi della formazione o istruzione on-line del personale (29,7%). Il telelavoro è maggiormente presente nelle imprese assicurative (44,2%), mentre valori contenuti si riscontrano nelle altre aziende del comparto. La formazione on line è, invece, usata in modo significativo dalle imprese bancarie (40,1%) e da quelle assicurative (35,5%), mentre è scarsamente diffusa nelle imprese ausiliarie della intermediazione finanziaria (18,6%). L’utilizzo della rete per formazione e telelavoro si rileva soprattutto tra le imprese di maggiori dimensioni: circa un’azienda su due tra quelle con oltre 249 addetti, mentre il 42,6% adotta forme di telelavoro. Secondo i dati diffusi dall’Istat l’impiego di Internet e della posta elettronica ha ormai raggiunto livelli di saturazione con, rispettivamente, il 99,2% e il 99,1% delle imprese informatizzate che li utilizza. Livelli elevati si riscontrano anche nelle imprese di minori dimensioni e nel Mezzogiorno. Nel 200,5 è elevata la diffusione della rete Intranet (86,7%). Mentre l’uso della rete Extranet è più contenuto (47,8%). Due imprese informatizzate su tre hanno un sito Web (69,4%), con punte del 94,4% nel settore assicurativo e dell’85,1% in quello bancario, mentre il comparto delle attività ausiliarie registra una quota più modesta, pari al 49%. Ricorre al Web, per pubblicizzare i propri prodotti, circa l’88,3% di quelle che possiedono un sito. L’86,4%, invece sfrutta la rete per usufruire dei servizi offerti on line dalla pubblica amministrazione, come ottenere informazioni (83%), ricevere moduli (76,7%) o inviarli compilati (45,9%). Si rileva, però, un divario territoriale (Nord-Sud) e dimensionale (meno o più di 50 addetti). La rete informatica, inoltre, è utilizzata dall’84% delle imprese prese in esame anche per interagire con i propri clienti on line: il 66,3% attraverso Internet e il 67,3% mediante reti diverse. Tra gennaio 2004 e lo stesso periodo del 2005, il 45,3% delle imprese connesse a Internet ha rilevato problemi di sicurezza informatica imputabili prevalentemente (42%) alla presenza di virus che infettano i computer. Di conseguenza, gli strumenti di sicurezza adottati sono rappresentati da software per il controllo dei virus e software di protezione (ne fa uso il 99,3% delle imprese), dal backup dei dati (85,2%), dal ricorso a sistemi firewall (81,4%) e a server sicuri (66,4%), seguiti dalla crittografia (41,1%), da altri meccanismi di autenticazione del cliente (35,7%) e dalla firma digitale (13,8%). FONTE LabItalia
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