Formare veri e propri ’professionisti dell’etica’. E’ la proposta lanciata dall’Università di Roma ’La Sapienza’, dove si è svolto il convegno ’Dal ’Roi’ al ’Rei’ - Dal Return on investment alla Responsabilita’ etica d’impresa’, organizzato dalla facoltà di Scienze della comunicazione in collaborazione con Anima, associazione no profit per la responsabilità sociale delle imprese promossa dall’Unione degli Industriali e delle imprese di Roma, e Hill & Knowlton Gaia, agenzia di comunicazione specializzata sui temi della responsabilità sociale e della sostenibilità. Un’occasione di incontro e confronto tra aziende, professionisti dell’informazione e della comunicazione, istituzioni, Terzo Settore e mondo accademico, con l’obiettivo di creare sinergie che portino all’ideazione di percorsi formativi capaci di preparare la figura del ’responsabile etico’. A farsi promotore della creazione di un Consorzio formativo tra questi diversi attori sarà la cattedra di ’Comunicazione d’impresa’ della ’Sapienza’. L’iniziativa permetterà di realizzare un Master sulla responsabilità etica d’impresa, che si avvicini alle concrete esigenze del mondo del lavoro. E che risponda alla necessità di favorire un cambiamento culturale nel fare impresa, che inglobi nelle attività di business comportamenti socialmente responsabili. “La responsabilità etica di imprese e istituzioni (Rei) diventa sempre più un’opzione fondamentale per le organizzazioni contemporanee che desiderano rispondere concretamente alle domande dei cittadini”. E’ quanto ha affermato Luigi Mariano, docente di ’Comunicazione d’impresa’ all’università di Roma ’La Sapienza’. “Questo convegno - ha spiegato - si rivolge sia agli operatori della ’Rei’, sia a quelle realtà che nel tessuto sociale ed economico interagiscono con essa, sia agli studenti universitari che intendono approfondire lo scenario etico delle relazioni istituzionali. Vede confrontarsi i vari protagonisti con l’università, per ipotizzare nuovi percorsi formativi per la figura del responsabile etico”. “Abbiamo già risposto alla sfida lanciata dall’università ’La Sapienza’ - ha detto Maria Pia Ruffilli, presidente di Anima - con il nostro pieno sostegno all’iniziativa, perché siamo convinti che il mondo della ricerca sia uno snodo fondamentale nel processo di diffusione e di affermazione della ’Rsi’ in Italia e soprattutto fra le pmi. E’ una trasformazione culturale profonda nel mondo delle imprese, che domanda conoscenza e maggiore capacità di dialogo fra impresa e università e i tanti e diversi soggetti che la ’Rsi’ coinvolge. Anima, con il suo patrimonio di esperienze, il suo network, la sua modalità di azione potrà meglio interpretare i fabbisogni formativi delle imprese, perché la risposta delle università sia la più vicina e utile”. FONTE LabItalia
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