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Sud: programmazione integrata per favorire occupazione
30/01/2006 NP-2791

Favorire la crescita dell’occupazione e la qualità del lavoro attraverso la programmazione integrata.
E’ su questi obiettivi che occorre puntare nella promozione di progetti di sviluppo locale destinati alle regioni del Mezzogiorno, che permettano di utilizzare al meglio i fondi strutturali previsti per il periodo che va dal 2007 al 2013. Questo il messaggio lanciato al convegno ’Pit e lavoro: quale sviluppo?’, organizzato a Salerno dalla direzione generale per il Mercato del lavoro del ministero del Welfare, in collaborazione con il progetto ’Spinn’ (Servizi per l’impiego network nazionale) di Italia Lavoro, l’agenzia tecnica governativa per le politiche dell’occupazione.
Durante il convegno, sono stati presentati i risultati del progetto ’Pit e lavoro’, promosso dal ministero del Welfare proprio con lo scopo di stimolare e incentivare una nuova stagione della programmazione integrata, puntando sull’animazione territoriale per favorire il coordinamento tra i vari attori locali, istituzionali ed economici, con la volontà di promuovere la capacità progettuale complessiva in un’ottica di sviluppo dei territori. Sono 16 i ’Pit’ (Programmi integrati territoriali) pilota coinvolti nel progetto e interessano alcune aree di Sicilia, Calabria, Campania, Puglia e Basilicata.
Obiettivo dell’incontro, dunque, è stato quello di porre al centro della riflessione la necessità di innalzare il livello di attenzione della programmazione integrata intorno al tema dell’occupazione. Al centro del convegno anche i rapporti tra gli attori istituzionali nell’ambito della progettazione integrata, le politiche del lavoro nella aree metropolitane e le prospettive che investono i flussi di risorse dell’Unione europea.
Al dibattito hanno partecipato, tra gli altri, Lea Battistoni, direttore generale per il Mercato del lavoro del ministero del Welfare, Aldo Bonomi, per il progetto ’Pit lavoro’, Sergio Trevisanato, presidente dell’Isfol, Annalisa Vittore, coordinamento tecnico delle regioni per la formazione professionale e il lavoro, Corrado Gabriele, assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro della regione Campania, Alessandra Tibaldi, assessore al Lavoro, Pari Opportunità e Politiche giovanili della regione Lazio, Giulio Riccio, assessore alle Politiche del lavoro della provincia di Napoli, Giuseppe Greco, assessore alle Politiche del lavoro della provincia di Catania, Luigi Vimercati, assessore allo Sviluppo economico, Innovazione e Lavoro della provincia di Milano.
Dal rapporto ’I lavori e la rete: dalla prossimità dei Pit alla simultaneità dello sviluppo’, realizzato dal progetto ’Spinn’, emerge che la popolazione aggregata residente nelle aree dei 16 Pit pilota ammonta a 3.319.237 abitanti, nel 2001, e comprende il 23,8% dell’intera popolazione del Mezzogiorno. Sei sono le realtà territoriali che spiccano per una percentuale di diplomati e laureati superiore alla media del Mezzogiorno: Serre Cosentine, Area metropolitana di Bari, Napoli Città Capoluogo, Pollino, Bradanica e Enna-turismo tra archeologia e natura. Mentre si distinguono in senso negativo alcuni Pit come Enna-Sinergie per competere e Piana di Gioia Tauro, che si attestano su valori inferiori al 25% di popolazione scolarizzata.
Per saperne di più LabItalia

smile99

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