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Trasporto aereo: per lavoratori ‘low cost’ stipendio -20%
06/02/2006 NP-2803

Turni più lunghi, meno giorni di recupero e retribuzioni più basse. Questa la condizione dei lavoratori delle compagnie aeree ’low cost’ descritta in uno studio dell’Eiro, l’Osservatorio europeo sulle relazioni industriali, dedicato proprio ai problemi sindacali nel settore del trasporto aereo.
Nei vettori a basso costo, gli equipaggi ’volano’ fino al 26% in più rispetto ai colleghi delle compagnie tradizionali. Ma guadagnano almeno il 20% in meno. Per hostess e stewart delle ’low cost’, poi, l’assunzione è un vero miraggio. La maggior parte, infatti, è impiegata con contratti a tempo determinato. E non mancano casi in cui ci si deve addirittura pagare di tasca propria l’uniforme.
Il ’risparmio’ sugli equipaggi è una delle voci che consentono alle compagnie ’low cost’ di abbattere i costi fino a meno della metà rispetto ai bilanci di quelle tradizionali.
E non è la più ’incisiva’, visto che produce un’economia di appena il 2%. A contribuire in misura determinante ai ’tagli’ di spesa, più che gli aspetti legati alla sicurezza dei passeggeri, sono, infatti, la maggiore capacità di riempire gli aerei, l’uso di aeroporti secondari, la vendita on line dei biglietti e l’abolizione di spuntini e bevande gratis a bordo.
Le compagnie ’low cost’ riescono a ridurre i costi del 57% rispetto a quelle tradizionali. Il fattore che più incide sui tagli alle spese (-16%) è la maggiore capacità di queste compagnie di riempire gli aerei, riducendo così di molto il costo medio di ciascun volo per passeggero. Le minori tasse aeroportuali (dovute al prevalente utilizzo di scali secondari), l’offerta esclusivamente a pagamento di cibo e bevande a bordo e la vendita diretta dei biglietti senza intermediari, poi, producono un contenimento di costi pari al 6% per ciascuna voce. Dunque, in totale, il 18% in meno, a cui si aggiunge un ulteriore risparmio del 10% grazie alla gestione in ’outsourcing’ dei processi di stazionamento in aeroporto. Inoltre, la maggiore efficienza delle strutture amministrative e la vendita tramite Internet consente un ulteriore contenimento del 5%: -3% sui costi di vendita e prenotazione e -2% su quelli amministrativi. Altre economie sono ottenute dalle compagnie ’low cost’ negli aspetti maggiormente legati alla sicurezza dei passeggeri, per un abbattimento complessivo dell’8% dei costi. In particolare, la maggiore utilizzazione degli aerei permette un risparmio del 3% rispetto ai vettori tradizionali, il più basso costo degli equipaggi del 2% e i tagli per la manutenzione in ’outsourcing’ degli aerei (ottenuta in quanto in genere le compagnie ’low cost’ utilizzano un solo tipo di aereo per tutta la flotta) incide per un altro 2%.
Per saperne di più visita il sito LabItalia

smile99

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