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3,2% forze lavoro in 60mila corsi formazione professionale
14/02/2006 NP-2811

Sono 787.039 gli italiani allievi dei 59.649 corsi di formazione professionale realizzati nelle regioni e province autonome nell’anno 2003/2004. Un’attività che copre appena il 3,2% del totale della forza lavoro nazionale.
Anche se la percentuale varia di molto a seconda dei destinatari. Arriva, infatti, al 39,2% se si considera la formazione per i giovani, in cui confluisce quella di primo e secondo livello, il raccordo formazione-istruzione, l’Ifts (Istruzione e formazione tecnica superiore) e l’apprendistato, per un totale di 365.052 allievi. Nell’attività diretta agli adulti occupati, invece, viene formato solo l’1,5% del bacino di potenziali utenti (308.846), mentre tra i disoccupati la percentuale sale al 7,2% (103.668), evidenziando un incremento rispetto al passato. E’ quanto emerge dalla ’Relazione sullo stato e sulle previsioni delle attività di formazione professionale’, predisposta dal ministero del Welfare, in collaborazione con l’Isfol.
Il grado di ’copertura’ della formazione professionale rispetto alla forza lavoro è più elevato al Nord (4,9%), dove si concentra il 74,1% dei partecipanti, mentre al Centro e al Sud il valore scende, rispettivamente, al 2% e all’1,4%. Rispetto all’anno precedente, risulta in flessione il numero sia degli iscritti sia dei corsi. Tuttavia, l’utilizzo dei fondi comunitari, sul totale delle risorse finanziarie impegnate, è aumentato dal 61,8% al 63,5%. Nel complesso, quindi, spiega la relazione, si conferma “l’effettivo andamento positivo degli ultimi anni”.
Su 59.649 corsi di formazione professionale organizzati nel 2003/2004, ben 39.814 sono stati svolti al Nord, 13.715 al Centro e appena 6.120 al Sud. Solo nelle regioni centrali, però, il valore è aumentato rispetto all’anno precedente (quando erano 12.388, contro i 52.110 del Nord e i 7.791 del Sud). Nella media nazionale, invece, il dato risulta inferiore rispetto ai 72.289 registrati nel 2002/2003, ma superiore se confrontato con i 45.649 del 2001/2002.
Tra le regioni, il record per il maggior numero di corsi svolti nell’anno considerato spetta alla Toscana, con 11.874, seguita dal Friuli Venezia Giulia, con 10.829, e dal Piemonte, con 9.520. Un numero elevato si registra anche in Lombardia (6.906), Veneto (5.291), Emilia Romagna (2.607), Sicilia (2.277), provincia di Bolzano (1.584), Liguria (1.396), provincia di Trento (1.352) e Sardegna (1.325). Mentre il valore scende per Lazio (871), Umbria (754), Abruzzo (715), Calabria (698), Campania (558), Puglia (438), Valle d’Aosta (329), Marche (216) e, soprattutto, Basilicata (97) e Molise (12).
Per quanto riguarda il numero di iscritti ai corsi di formazione professionale, il dato è passato dai 721.706 del 2001/2002 ai 916.140 del 2002/2003 fino a raggiungere gli attuali 787.039. Di questi, la maggioranza (308.846) è costituita da occupati. Altri 181.261 sono allievi del secondo livello e dell’Ifts, 91.908 sono apprendisti, 91.883 rientrano nel primo livello nell’obbligo formativo, mentre 56.441 sono soggetti a rischio di esclusione, 43.572 disoccupati e 3.655 rappresentano la cosiddetta ’occupazione critica’. Oltre la metà dei corsisti è concentrata al Nord (583.555), 106.743 appartengono al Sud e 96.741 al Centro. In testa tra le regioni, come numero di iscritti, spicca la Lombardia, con 156.314, che precede l’Emilia Romagna (108.941), il Piemonte (101.935) e il Veneto (96.437). Seguono, a distanza: Toscana (67.443), Friuli Venezia Giulia (49.427), Sicilia (41.687), provincia di Bolzano (34.196), Liguria (19.550), Sardegna (17.014), Lazio (16.204), Puglia (15.196), Calabria (11.372), provincia di Trento (11.133) e Abruzzo (10.750). Il valore scende ancora in Campania (9.220), Umbria (7.817), Valle d’Aosta (5.622), Marche (5.277) e Basilicata (1.354). Fanalino di coda è il Molise, con appena 150 iscritti.
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smile99

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