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Uniocamere, pmi industria in calo a fine 2005
20/02/2006 NP-2821

Rallentano le piccole e medie imprese del settore manifatturiero, soprattutto quelle fino a 49 dipendenti. Mentre va in controtendenza l’industria meccanica, che nell’ultimo trimestre del 2005 incrementa produzione e fatturato.
E’ quanto emerge dall’indagine congiunturale del Centro studi di Unioncamere, sulle piccole e medie imprese fino a 500 dipendenti. Un bilancio risollevato, però, dall’incremento delle esportazioni, cresciute dello 0,8% rispetto allo scorso anno. All’insegna della quasi stabilità, invece, le performance dei servizi in senso stretto, con il turismo che risulta in affanno mentre l’informatica e telecomunicazioni ottiene un buon risultato.
Nel manifatturiero, in particolare, nel quarto trimestre 2005 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, la produzione subisce una flessione media dello 0,6%, mentre il fatturato diminuisce dello 0,4%. I dati riflettono l’andamento negativo delle imprese minori (rispettivamente -2% e -1,9% per quelle fino a 10 dipendenti) e delle aziende con 10-49 dipendenti (-0,8% per entrambi gli indicatori).
Le aziende di dimensione superiore, invece, registrano incrementi moderati (+0,2% la produzione e +0,4% il fatturato). A livello territoriale, fa eccezione il Nord-Est, dove produzione e fatturato aumentano dello 0,5%. Tra i settori, l’industria meccanica e dei mezzi di trasporto chiude l’anno con una crescita della produzione pari al +2,2%, mentre il fatturato sale del +1,9%.
Anche gli ordinativi, nel manifatturiero, risultano in contrazione nell’ultimo trimestre dell’anno: -0,6% il dato medio, con il Nord-Est che anche in questo caso va controcorrente (+0,5%).
Meccanica e settore energetico registrano dati positivi (rispettivamente, +2,2% e +1,2%). In calo tutti gli altri comparti, con il tessile che soffre più di tutti (-3,7%). Dopo nove mesi, poi, riprendono vigore le esportazioni: +0,8% il dato del IV trimestre 2005 rispetto all’analogo periodo del 2004, con le aziende minori che tengono ancora il passo (-0,7%) e quelle medie che crescono (+0,5% le imprese con 10-49 dipendenti e +1,2% quelle con oltre 50 dipendenti).
Tutte le ripartizioni chiudono l’anno in attivo rispetto all’export, guidate dal Nord-Est (+1,4%). Seguono il Mezzogiorno (+0,9%), il Nord-Ovest (+0,6%), quindi il Centro (+0,1%). Le performance migliori interessano le industrie delle macchine elettriche ed elettroniche (+3,8%), seguite dal settore meccanico (+1,9%), petrolchimico e farmaceutico (+1,5%) e alimentare (+1,3%). Infine, trimestre difficile per le imprese artigiane. Produzione (-1,8%), fatturato e ordinativi (entrambi -1,7%) risultano in diminuzione, mentre l’export è stazionario (0,0%). E sono buone le attese per il trimestre d’inizio d’anno: il saldo tra imprese che prevedono un aumento e quelle che attendono una diminuzione della produzione è pari a +14, mentre quello relativo al fatturato è +12. Più ottimiste sono le imprese nordorientali, quelle aziende produttrici di macchine elettriche ed elettroniche e quelle meccaniche, mentre più caute le aziende artigianali.
Quasi stazionario, invece, nell’ultimo trimestre dell’anno, l’andamento del settore dei servizi in senso stretto: -0,1% il risultato del volume d’affari rispetto allo stesso periodo del 2004. Come nel caso del manifatturiero, a soffrire sono le imprese minori (-1,3%), mentre le dimensioni superiori incrementano il loro giro d’affari (+0,5% il dato di quelle con 10-49 dipendenti, +1,4% quelle con oltre 50 dipendenti). Il Settentrione, nel complesso, chiude l’anno con risultati positivi (+0,1% il Nord-Ovest, +0,6% il Nord-Est). Modesta la flessione delle regioni centrali (-0,2%), mentre il Sud soffre un po’ di più (-1,7%). Il periodo ottobre-dicembre risulta in crescita soprattutto per il settore dell’informatica e telecomunicazioni (+1,2%), mentre l’andamento è decisamente negativo per il comparto turistico (-3,5% il dato degli alberghi e ristoranti).
Grande cautela mostrano, poi, le imprese dei servizi per il primo trimestre dell’anno: ammonta a +5 il saldo tra attese positive e previsioni negative riguardo all’andamento del volume d’affari. Le più ottimiste appaiono le aziende dell’informatica e tlc (+22), mentre la stagione non pare favorevole al settore turistico (-13).
FONTE LabItalia

smile99

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