Per migliorare la competitività delle piccole e medie imprese pugliesi e favorire il loro accesso al credito, la Regione ha attivato nuovi strumenti finanziari, quali il fondo di garanzia ed il fondo capitale di rischio.
Tali fondi puntano al rafforzamento della base patrimoniale delle stesse imprese ed al sostegno dei programmi di investimento a medio e lungo termine.
Il fondo di garanzia, riducendo la quota di rischio a carico dei finanziatori, crea le condizioni affinché questi possano erogare, a parità di merito creditizio dell’impresa, un volume di credito maggiore, conseguendo migliori condizioni di quelle mediamente praticate alle piccole e medie imprese.
Il fondo capitale di rischio è uno strumento istituito per fornire capitale alle piccole e medie imprese. Il regime di aiuto opera attraverso l’acquisizione di quote temporanee di capitale sociale di piccole e medie imprese. In tal modo si possono realizzare interventi quali la capitalizzazione e la patrimonializzazione, nuova imprenditorialità, assistenza per la quotazione in borsa, internazionalizzazione, ecc.
Per consentire la attivazione del fondo capitale di rischio è stata stipulata la convenzione tra la Regione e l’associazione costituita tra Banca Popolare di Bari e Banca Cattolica di Molfetta, aggiudicatarie del relativo bando. Per la Regione la convenzione è stata siglata dal dirigente del settore industria, industria energetica, artigianato, piccola e media impresa, dott. Elio Matera. Per le banche aggiudicatarie la firma è stata apposta dal direttore generale, dott. Marco Jacobini. “La stipula della convenzione Regione-banche aggiudicatarie – ha sottolineato il Vicepresidente Frisullo – consente la liquidazione di una somma pari a 20 milioni euro stanziati dalla Giunta”.
“Il fondo regionale del capitale di rischio – ha precisato l’Assessore allo Sviluppo economico della Regione – potrà in tal modo consentire interventi per la capitalizzazione di impresa, attraverso la sottoscrizione di quote del capitale o di obbligazioni convertibili, quali partecipazioni temporanee di minoranza”.
FONTE REGIONE PUGLIA