Saranno 36 i poli tecnologici che si svilupperanno in Italia grazie al connubio tra grandi, piccole e medie imprese, centri di ricerca e università impegnati nell’innovazione tecnologica finalizzata alla realizzazione di nuovi prodotti.
Per il piano - hanno spiegato oggi durante la presentazione dei risultati del bando per la selezione dei poli il ministro delle Attività Produttive, Claudio Scajola e il ministro per l’Innovazione, Lucio Stanca - saranno disponibili 616,3 milioni di euro.
I 36 poli (la metà delle 72 domande pervenute) si svilupperanno grazie all’alleanza che coinvolgerà 64 tra le più grandi aziende dell’ high-tech in partnership con 90 piccole e medie imprese nazionali, 45 centri di ricerca, pubblici e privati ed università. I finanziamenti saranno per il 10% a fondo perduto, per l’80% con credito agevolato ad un tasso dello 0,5% e per il 10% con credito bancario a tasso ordinario. Su 616,3 milioni, 117,7 milioni di euro saranno destinati ad aree del Mezzogiorno, 81,6 milioni ad aree dell’obiettivo 2 (le altre aree sottoutilizzate del Paese); 416,9 milioni di euro saranno distribuiti in altre zone del nostro Paese. I settori interessati da questo intervento finanziario, in ordine di priorità, sono: telecomunicazioni, con 11 progetti per 185,6 milioni di euro; automazione e strumentazione, con 8 progetti per 147,3 milioni di euro; aerospaziale, con 9 progetti per 139,3 milioni di euro; componentistica elettronica, con 3 progetti per 65,1 milioni di euro; trasporti, con 5 progetti per 78,8 milioni di euro.
FONTE ITALIALAVORO