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Borsa lavoro, 70 mila curricula per 12 mila richieste imprese
27/03/2006 NP-2879

Sono già 70 mila i curricula presenti nella Borsa continua nazionale del lavoro, a fronte di circa 12 mila richieste di manodopera inserite dalle imprese in questa vera e propria piazza virtuale introdotto dalla riforma Biagi per favorire l’incontro tra domanda e offerta.
I dati sono stati resi noti durante il convegno ‘Mercato del lavoro europeo: innovazione organizzativa, informativa e tecnologica’, promosso dall’Unione europea e dal ministero del Welfare, in collaborazione con l’agenzia tecnica per le politiche dell’occupazione Italia Lavoro. Una due giorni, al Teatro Piccolo Eliseo di Roma, per mettere a confronto le esperienze europee alla luce dei target della Strategia di Lisbona. All’incontro hanno partecipato, tra gli altri, i direttori generali del ministero del Welfare per il Mercato del lavoro, Lea Battistoni, e per l’Innovazione tecnologica, Grazia Strano, l’amministratore delegato di Italia Lavoro, Natale Forlani, il responsabile del progetto ‘Bcnl’ per Italia Lavoro, Mauro Boati, il presidente dell’Isfol, Sergio Trevisanato, oltre a esperti e operatori italiani ed europei.
Per raggiungere l’obiettivo di rendere la Ue ‘’l’economia basata sulla conoscenza più competitiva e più dinamica del mondo, in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale’’, infatti, i Piani di azione nazionale per l’occupazione hanno avviato progetti innovativi, soprattutto nel campo dell’Ict, destinati a mettere in piedi reti di servizi sempre più efficaci e coinvolgenti per cittadini, imprese e operatori.
In Italia, in particolare, è stata realizzata una struttura di sistema informativo cooperativa e federata, appunto la Borsa continua del lavoro, che aumenta la trasparenza del mercato dell’occupazione, facilita l’integrazione tra soggetti pubblici e privati e permette agli utenti di incontrare i diversi operatori scegliendo le proposte che meglio rispondono alle loro esigenze.
Alla Borsa continua del lavoro, come ha ricordato il direttore generale per il Mercato del lavoro del ministero del Welfare, Lea Battistoni, “hanno aderito operativamente dieci regioni finora, cui si aggiungeranno entro marzo l’Emilia Romagna, le Marche e il Friuli Venezia Giulia”. “Gli accordi - ha spiegato - sono stati avviati in via sperimentale con tutte le regioni e contiamo che entro settembre tutte possano aderire al sistema. L’obiettivo è quello di fare in modo che nella Borsa entrino tutti gli attori del sistema e che questo diventi realmente interrelato, ma molto resta da fare in termini si connessione e servizi, come per esempio risolvere il problema della codifica delle professioni”. Inoltre, ha aggiunto Battistoni, “abbiamo attivato un monitoraggio sul sistema pubblico e privato, con un’attenzione particolare ad alcuni segmenti, per arrivare a ottenere un quadro di dati nazionali sulla mobilità dei lavoratori e sui comportamenti delle imprese, che permetta di valutare l’impatto delle politiche per il lavoro”.
FONTE LabItalia

smile99

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