Dopo pochi incontri interlocutori, entra nel vivo la trattativa per il rinnovo del contratto collettivo nazionale dei circa 45 mila dipendenti delle oltre 1.000 imprese italiane e straniere del settore gas-acqua. E’ fissato, infatti, per martedì mattina, a Roma, presso la sede di Federutility, l’appuntamento tra la delegazione di Filcem-Cgil, Femca-Cisl, Uilcem-Uil e le controparti datoriali, Anfida, Anigas, Assogas, Federestrattiva (aderenti a Confindustria), e Federutility (aderente a Confeservizi). Sul tavolo, il rinnovo del quadriennio normativo e del primo biennio economico del contratto unico di settore, scaduto il 31 dicembre 2005. I sindacati si presentano all’appuntamento con una richiesta economica “non inferiore - dice a LABITALIA Michele Polizzi, segretario generale aggiunto della Uilcem - a quanto ottenuto con il precedente rinnovo dell’ultimo biennio”. Vale a dire 103 euro, a cui, però, dovranno aggiungersi altri recuperi e costi legati a voci ’normative’ come l’indennità di turno. Inoltre, nella piattaforma unitaria, varata a novembre 2005 a Riccione, i sindacati chiedono una ’clausola sociale’ che garantisca l’occupazione ai lavoratori nel passaggio delle concessioni tra una società e l’altra. “Piattaforma onerosa sotto tutti gli aspetti - spiega a LABITALIA Paola Giuliani, direttore servizio Lavoro di Federutility - ma il negoziato è appena cominciato e siamo ancora alla valutazione iniziale”. Il contratto unico del settore gas-acqua, insieme a quello elettrico, rappresenta in Europa un’esperienza inedita, in quanto riunisce lavoratori con attività diverse ed è una conquista a cui, comunque, ne’ sindacati ne’ aziende intendono rinunciare. In sintesi, ecco i punti essenziali della piattaforma: ORARIO DI LAVORO - Riduzione della durata contrattuale a 38 ore settimanali, recepimento della nuova legge sugli orari (numero 66 del 2003), con deroghe solo per le attività di emergenza; istituzione della ’Banca delle ore’, finalizzata a nuova occupazione. APPALTI E TERZIARIZZAZIONI - Migliorare la normativa, prevedendo il mantenimento delle attività proprie del ciclo produttivo all’interno delle imprese del settore e l’applicazione del contratto unico per tutte le attività complementari. MERCATO DEL LAVORO - Introdurre una ’clausola occupazionale’ che garantisca la continuità lavorativa indipendentemente dal soggetto gestore che acquisisce in gara la concessione sulla distribuzione del gas e dalla costruzione di gestori unici nell’acqua; contrattazione dei rapporti di lavoro ’atipici’, volta alla trasformazione in tempo indeterminato. SALUTE, SICUREZZA, AMBIENTE - Maggiore agibilità dei Rls (rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza), agendo sul monte ore annuo, che va incrementato per formazione e aggiornamento. PREVIDENZA - Dopo l’accordo di giugno 2005 sul superamento del Fondo gas privato, l’obiettivo è ora vincolare ed estendere i fondi complementari (quello di settore è ’Pegaso’) e le relative percentuali in tutte le realtà del settore. SANITÀ INTEGRATIVA - Istituzione del Fondo integrativo sanitario. CLASSIFICAZIONI - Variazione in quantità e qualità dei profili ora previsti, con particolare attenzione a figure di specifico contenuto professionale (caposquadra, assistente tecnico, coordinatore di attività complesse); aumentare i livelli (attualmente nove). PARTE ECONOMICA - Il contratto dovrà ricostruire il potere d’acquisto dei salari attraverso il recupero d’inflazione reale del biennio 2004-2005 e il calcolo per il biennio 2006-2007 sull’inflazione ’concordata’. “Il risultato -ammoniscono i sindacati- dovrà, comunque, essere superiore a quanto stipulato nel biennio trascorso (103 euro ndr)”. FONTE LabItalia
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