Anche quest’anno le festività pasquali rappresentano un periodo di superlavoro per gli addetti delle imprese artigiane. Confartigianato stima che non vi sono sostanziali flessioni rispetto al 2005. I settori più impegnati sono quelli dell’alimentazione, dei trasporti, dell’artigianato di ispirazione religiosa, per un totale di 67.000 aziende e 206.000 addetti, pari a circa il 10% del totale dei lavoratori dell’artigianato. Nonostante la crisi economica e gli allarmi per l’influenza avaria, secondo le rilevazioni di Confartigianato gli italiani non rinunciano ai consumi di specialità alimentari tradizionali. E, per soddisfare tutti i gusti, entrano in azione 18.000 laboratori di pasticceria artigiana con 54.000 addetti, cui si aggiungono 2.000 aziende, con 11.000 dipendenti, specializzate nella lavorazione di carne. A sfornare prelibatezze pasquali anche i panifici artigiani: altri 27.000 laboratori che danno lavoro a 94.000 persone. La preferenza sulle tavole italiane per i prodotti della tradizione è confermata anche dall’Associazione Industrie Dolciarie Italiane (Aidi), aderente al sistema Confindustria. Secondo i dati dell’Aidi, nel 2004, sono state vendute 11.900 tonnellate di uova pasquali (+9,2% in un anno). E anche le colombe, di cui continua a piacere di piu’ la versione ’basic’ (senza canditi o cioccolato), hanno raggiunto le 35.350 tonnellate, aumentando dell’1,1% in volume e dell’1,8% in valore. Per quanto riguarda i prezzi, Confartigianato sottolinea che sono in linea con quelli dello scorso anno. Per le colombe artigianali si va da 18 a 25 euro al kg, per le uova da 30 a 45 euro al kg. Sempre secondo l’associazione degli artigiani, quest’anno, nel periodo pasquale, il giro d’affari legato alle produzioni artigiane di uova, colombe e specialità tipiche delle varie regioni italiane dovrebbe attestarsi sui 150 milioni di euro. Sul fronte dei trasporti, Confartigianato prevede che il flusso di turisti italiani e stranieri metterà in moto circa 11.000 tassisti e 1.000 noleggiatori di bus privati. I riti della Settimana Santa, poi, mobilitano altre 20.000 aziende artigiane con circa 35.000 addetti già da tempo impegnati nella realizzazione di addobbi, arredi, paramenti sacri, oggetti di culto che vengono utilizzati in tutta Italia nelle 600 manifestazioni legate alla Pasqua. Pasqua 2006 segna una novità normativa per le colombe. A questo prodotto verranno, infatti, applicate per la prima volta le regole dettate dal decreto dei ministeri delle Attività produttive e delle Politiche agricole entrato in vigore lo scorso 29 gennaio. Nella norma si stabiliscono caratteristiche e composizione di sei prodotti dolciari, tra i quali, appunto, vi è anche la colomba. Attenzione, dunque, alle etichette e alle ’brutte sorprese’. Infatti, non basta più che un prodotto dolciario abbia la classica forma, che ricorda il simbolo della pace, per potersi chiamare ’colomba’, ma devono essere rispettate precise norme di produzione. FPer saperne di più LabItalia
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