Nella media del 2005 il tasso di disoccupazione a livello nazionale risulta pari al 7,7%, tre decimi di punto in meno in confronto al 2004. Lo comunica l’Istat. Per l’Unione europea a 25, il rapporto tra i disoccupati e le forze di lavoro è pari al 9%. Sempre secondo l’Istat nel 2005, nella classe di età 15-64 anni il tasso di occupazione si attesta a livello nazionale al 57,5%, invariato rispetto al 2004. Nello stesso periodo il tasso di occupazione dell’Unione europea a 25, è pari al 63,6%. Per quanto riguarda le regioni italiane, quelle che presentano i tassi di occupazione più alti sono Emilia-Romagna (68,4%), Trentino-Alto Adige (67,1%) e Valle d’Aosta (66,3%); i tassi più bassi si rilevano in Sicilia (44,0%), Campania (44,1%) e Puglia (44,4%). Sono le stesse regioni con il tasso di disoccupazione più alto: Sicilia al 16,2%, Campania al 14,9% e Puglia al 14,6%. In particolare, rispetto al 2004, rimane invariato nel biennio il gruppo delle cinque regioni con i tassi di occupazione rispettivamente più alti e più bassi. Nell’articolazione per genere, Emilia-Romagna, Trentino-Alto Adige e Valle d’Aosta registrano nel 2005 i tassi di occupazione femminile più elevati; le prime due regioni segnalano i tassi più alti anche per gli uomini. In tutte le regioni meridionali si riscontrano tassi di occupazione della componente femminile particolarmente modesti. In Puglia, Campania e Sicilia la quota di donne tra 15 e 64 anni occupate è circa la metà di quella dell’Emilia-Romagna. Con riguardo alla componente maschile, ancora una volta il Mezzogiorno manifesta i tassi di occupazione regionale più bassi. In Calabria, Sicilia e Campania sono occupati circa sei ogni dieci uomini tra 15 e 64 anni; in Trentino-Alto Adige e in Emilia Romagna poco meno di otto. A livello provinciale, i tassi di occupazione più elevati si registrano a Reggio Emilia (70,8%), Modena (70,0%) e Bologna (69,4%). Si tratta delle stesse province che occupavano le prime posizioni anche nel 2004. Con riferimento alla componente femminile, i tassi di occupazione più elevati si riscontrano a Bologna, Modena e Ravenna. I tassi di occupazione più bassi si registrano esclusivamente nelle province del Mezzogiorno. A Crotone è occupato solo il 39,6% della popolazione di 15-64 anni (55,7% degli uomini e 23,8% delle donne); a Foggia, dove solo il 21,2% delle donne è occupato, il tasso di occupazione complessivo è pari al 40,6%. Otto delle dieci province del Mezzogiorno (escluse Caserta e Vibo Valentia) facevano già parte nel 2004 del gruppo delle dieci province con i più bassi livelli del tasso di occupazione complessivo. Tutte le grandi province del Centronord presentano nel 2005 tassi di occupazione superiori al dato medio nazionale. FONTE LabItalia
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