La ’Rete’, intesa come capacità delle amministrazioni di lavorare insieme per migliorare i servizi e per garantire una maggiore efficienza, è il tema della diciassettesima edizione del Forum P.A.. L’annuale manifestazione fieristica nazionale dedicata alla pubblica amministrazione si apre domani, a Roma, presso la Fiera, per proseguire fino a venerdì. L’evento è patrocinato dalla presidenza del Consiglio dei ministri, dai dipartimenti della Funzione pubblica e dell’Innovazione e tecnologie, dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome ed è organizzato in collaborazione con il Formez. Con oltre 50 mila visitatori all’anno, 400 espositori, più di 120 convegni, 1.000 relatori, 2.500 congressisti, 2.600 ore di formazione gratuita, e 150 mila contatti per il sito, il Forum P.A. è il più importante punto d’incontro tra cittadini, pubbliche amministrazioni e imprese, soprattutto dell’Ict. L’inaugurazione di Forum P.A. 2006 è fissata per domani, alle 10. Interverranno, tra gli altri, Franco Frattini, vicepresidente della Commissione europea, e Ottaviano del Turco, presidente della regione Abruzzo che porterà i saluti delle regioni italiane. A seguire, si terrà un convegno su ’Pubblico e privato per la competitività del Paese: Ict, sviluppo della domanda, tutela della concorrenza, governance politicà. Ne discuteranno Maurizio Beretta, direttore generale di Confindustria, Franco Tumino, della Lega delle Cooperative, Linda Lanzillotta, responsabile innovazione e P.A della Margherita, Ennio Lucarelli, presidente Aitech-Assinform, Beatrice Magnolfi, responsabile innovazione e P.A dei Ds, e Lucio Stanca, senatore di Forza Italia e ministro uscente per l’Innovazione. Modererà Alberto Tripi, presidente di Federcomin e Fita, e concluderà Antonio Catricalà, presidente dell’Autorità garante per la concorrenza e il mercato. Nella modernizzazione della Pubblica amministrazione, la tecnologia ha un ruolo fondamentale. Come spiega Carlo Mochi Sismondi, direttore generale di Forum P.A: “Per questa 17ma edizione del Forum, abbiamo voluto usare una parola d’ordine che fosse insieme politica, organizzativa e tecnologica, cioè ’Fare insieme: le pubbliche amministrazioni in rete per la garanzia dei diritti e la competitività del Paese’. “All’inizio di una nuova legislatura -prosegue- abbiamo scelto una metafora ricca e suggestiva, per mettere al centro delle nostre riflessioni la capacità delle amministrazioni di lavorare insieme, di cooperare, per ottenere migliori servizi e maggiore efficienza. Ma ’fare retè -conclude Mochi Sismondi- è anche uno slogan che descrive una società aperta e trasversale, in cui l’impiego della sussidiarietà orizzontale rimetta in gioco i cittadini, la società civile, le forze economiche e sociali come protagonisti non solo nella fruizione dei servizi, ma nella loro progettazione e produzione”. FONTE LabItalia
|