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Un camper per sicurezza nei cantieri
09/05/2006 NP-2935

In sei mesi, tra aprile e ottobre 2005, ha percorso 12 mila chilometri e visitato 108 cantieri (a Roma, Avellino e Trento), coinvolgendo 110 imprese e 772 lavoratori.
E’ il risultato dell’iniziativa sperimentale di formazione itinerante destinata ai lavoratori del settore edile, organizzata congiuntamente da Inail e Cncpt, la Commissione nazionale di coordinamento dei comitati paritetici territoriali per la sicurezza in edilizia, gestiti dall’associazione nazionale dei costruttori edili (Ance) e dai sindacati delle costruzioni (Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil). Un camper per la sicurezza ha viaggiato attraverso i cantieri edili, permettendo ai lavoratori di sperimentare un ’pacchetto formativo’ interattivo, che comprendeva anche filmati didattici relativi ad alcuni processi lavorativi. I risultati dell’iniziativa sono stati presentati, a Roma, in occasione del seminario ’Camperando per la sicurezza’, che si è svolto presso l’Auditorium dell’Inail.
Dopo l’esito positivo della fase sperimentale, la Commissione nazionale di coordinamento dei comitati paritetici territoriali per la sicurezza in edilizia, quindi, ha chiesto all’Inail di attrezzare per il futuro un numero sempre maggiore di camper per consentirne l’utilizzo su tutto il territorio nazionale, tramite il sistema dei comitati per la sicurezza dell’edilizia.
“I lavoratori hanno partecipato con interesse al programma formativo - ha detto Franco Papa, direttore centrale della Prevenzione Inail - e abbiamo ottenuto un duplice risultato: raggiungere i destinatari della formazione direttamente sul posto di lavoro e realizzarla attraverso un organismo rappresentativo delle parti sociali, cui è riconosciuto dalla normativa uno specifico ruolo in materia di formazione e informazione per la prevenzione e la sicurezza del lavoro in edilizia. Il rapporto con le parti sociali è fondamentale e la concertazione è l’elemento vincente per ottenere risultati significativi”. Secondo Edoardo Bianchi, presidente della Commissione nazionale di coordinamento dei comitati paritetici territoriali per la sicurezza in edilizia, “l’idea di usare il camper e di sfruttare la capacità dei cento enti territoriali per farlo entrare nei cantieri si e’ rivelata vincente”.
“I risultati - ha sottolineato - hanno superato le più rosee aspettative. Dopo un’iniziale diffidenza, i lavoratori hanno risposto positivamente e il loro attestato formativo è ora pienamente rispondente a quanto richiesto dal decreto legislativo 626”.
“Le statistiche parlano di una diminuzione degli infortuni nell’edilizia, ma questo non autorizza nessun ottimismo perché gli incidenti sono ancora tantissimi”. Lo ha affermato Franco Martini, segretario generale della Fillea-Cgil, intervenendo alla presentazione dei primi dati del programma sperimentale. “Le cause degli infortuni - ha spiegato - sono le stesse di cinquant’anni fa. E’ importante mantenere alta l’attenzione sul tema della sicurezza sul lavoro, intensificando la prevenzione ed è necessario realizzare iniziative comuni tra parti sociali e istituzioni. La battaglia della sicurezza non si vince da soli”. Il leader della Fillea ha, inoltre, sottolineato che il progetto ’Camper’ rappresenta uno dei casi in cui le sinergie tra ruoli diversi producono effetti positivi, anche perché la prevenzione è costruita sulla formazione e sull’informazione. “C’è il rischio - ha avvertito - di una pericolosa inversione di tendenza. C’è un nesso tra il trend negativo degli infortuni e le aree dove si concentrano i maggiori appalti. Il Nord ha riguadagnato posizioni negative in questa classifica, in particolare Lombardia, Liguria, Piemonte, ma anche Toscana. E’ necessaria una concertazione d’anticipo, un luogo in cui si definiscono preventivamente le condizioni per aprire il cantiere. Quando le parti sociali intervengono a monte - ha concluso - qualcosa in più per la sicurezza può essere fatta”.
LabItalia

smile99

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