Sono stati approvate dall’assemblea plenaria del Cese, il Comitato Economico e Sociale Europeo, le materie chiave per la formazione continua nei Paesi della Ue. Lo rende noto Corrado Rossitto, presidente della Ciu (Confederazione italiana di unione delle professioni intellettuali) e consigliere del Cese. “La proposta fornisce - ha dichiarato Rossitto - uno strumento di riferimento per l’individuazione delle conoscenze chiave. Ciò rende necessario in Italia introdurre, come in altri Paesi europei, una legge moderna ed efficace sulla formazione permanente, che consenta anche una mobilità professionale all’interno dell’Europa. Il parere del Cese - ha ricordato Rossitto - è uno strumento di riferimento che ha l’obiettivo di aiutare i responsabili politici, gli erogatori di formazione, i datori di lavoro e gli stessi discenti a realizzare, a livello nazionale, gli obiettivi comuni della Strategia di Lisbona per un’economia della conoscenza”. Il testo approvato sottolinea come l’invecchiamento della popolazione impone il prolungamento della vita attiva dei lavoratori anziani. Il Cese considera, pertanto, fondamentale che nei vari Stati membri anche i lavoratori più anziani abbiano la possibilità di acquisire le conoscenze di cui sono carenti e che gli stessi Stati predispongano un’infrastruttura dell’istruzione e della formazione che permetta di esercitare e di sviluppare ulteriormente le competenze già acquisite. Il principale obiettivo comune è quello di far sì che, al termine dei cicli iniziali di istruzione e di formazione, i giovani abbiano assimilato le conoscenze chiave a un livello tale da essere ben equipaggiati per la vita adulta, e che gli adulti siano in grado di sviluppare e di aggiornare tali competenze durante l’intero arco della vita.
Queste le competenze chiave indicate dal Cese: 1) comunicazione nella madrelingua; 2) comunicazione nelle lingue straniere; 3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; 4) competenza digitale; 5) formazione dei formatori; 6) competenze interpersonali, interculturali, sociali e civiche; 7) imprenditorialità; 8) espressione culturale. La raccomandazione definisce, inoltre, la combinazione di conoscenze, abilità e attitudini che corrisponde a ciascuno di questi campi. FONTE LabITALIA
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