Si chiama ’Avere Credito’ ed è un progetto di microcredito sociale realizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi per offrire un’opportunità di sviluppo alle fasce ’fragili’ della popolazione. L’intervento, che verrà condotto nei territori dei comuni di Carpi, Novi di Modena e Soliera, andrà ad affiancarsi alle altre iniziative a favore delle categorie deboli del territorio, per le quali la Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, negli ultimi anni, ha stanziato più di 1 milione e mezzo di euro. Non si tratta di un sostegno che si sostituisce agli aiuti per la popolazione più povera, ma di un’azione integrativa rivolta alla cosiddetta ’fascia grigia’, a persone cioè che, pur non segnate da povertà estrema, sono comunque a rischio di grave disagio, economico e socio-relazionale, perché, oltre a un reddito basso, assenza di patrimonio o incapacità di risparmio, non godono neanche di reti sociali di sostegno. Il progetto, infatti, offre un credito mirato ad affrontare sia casi di emergenza sia opportunità di miglioramento delle condizioni di vita, che allo stesso tempo possa essere facilmente rimborsabile in tempi non ristretti e a tassi inferiori a quelli di mercato. Il progetto è stato presentato durante il convegno ’Avere Credito. Microcredito sociale: l’inclusione per lo sviluppo’, organizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, con la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, esperti e operatori del settore. Un’occasione per approfondire il tema del microcredito sociale e fornire una panoramica su diverse esperienze già interprese (la Caritas Vicenza, il Microcredito di Solidarietà di Siena, la Banca Popolare Etica, il Progetto Policoro). In concreto, il microcredito sociale della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi si realizza mettendo a disposizione un Fondo di garanzia ai cittadini italiani e agli stranieri con residenza o domicilio nei comuni di Carpi, Novi di Modena o Soliera, che abbiano un reddito corrispondente all’indice ’Isee’ annuo (indicatore situazione economica equivalente) non superiore ai 20.000 euro e che siano in particolari situazioni di necessità. Il fondo consente di poter accedere a microprestiti, senza dover fornire garanzie, ma eventualmente informazioni sul merito morale del credito da parte degli operatori sociali territoriali. L’entità massima finanziabile è fissata in 4.000 euro, sulla base delle diverse esperienze censite e da quanto emerso dal confronto con gli interlocutori locali. Un valore tale, quindi, da consentire sia gli interventi sui quali si ritiene si concentreranno le richieste sia il rimborso in tempi adeguati, indicati in massimo 48 rate mensili. Trattandosi di prestiti e non di sussidi, per i quali esistono già iniziative specifiche attive sul territorio, verrà applicato un interesse agevolato rispetto a quello di mercato, che contribuirà ad autoalimentare e ampliare il fondo di garanzia iniziale. Considerata, inoltre, l’importanza dei tempi di erogazione, il progetto mira a garantire i finanziamenti entro 15 giorni dalla richiesta. FONTE LabItalia
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