Diminuisce a marzo 2006 l’occupazione nelle grandi imprese: - 0,2% rispetto a febbraio e -0,6% rispetto a marzo 2005. Lo comunica l’Istat, precisando che la riduzione sull’anno equivale a 12mila posti persi, il dato più alto da marzo 2005. Nei servizi l’occupazione a marzo è rimasta invariata rispetto a febbraio ed è aumentata dello 0,1% rispetto a marzo 2005. L’occupazione è diminuita soprattutto nell’industria tessile (-4,2% sull’anno) e nell’industria della carta (-4.4%). Ma anche nelle grandi aziende di produzione di metallo (-3,6%). Segno meno anche nelle costruzioni per il terzo mese consecutivo con un calo a marzo con un calo tendenziale 3%. Crescono invece le grandi aziende del commercio (+1,2% a marzo) e gli alberghi e ristoranti con 1,9% tendenziale.
Passo indietro anche per l’occupazione delle grandi aziende di trasporti con un calo tendenziale dell’1,7%. L’Istat comunque sottolinea che i segnali delle grandi aziende non sono negativi poichè a marzo si rileva un aumento dele ore straordinarie (+0,4% sull’anno) e un calo delle ore di cassa integrazione (-1,6%). Le ore di sciopero sempre su marzo 2005 si sono ridotte dell’1,2%. A marzo la retribuzione lorda media per ora lavorata è cresciuta dell’1% e quella lorda media per dipendente del 5,2%, ma l’Istat ricorda che nel mese c’è stato un giorno di lavoro in più rispetto a marzo 2005. ITALIALAVORO
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