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Notai, sì a riforma professioni ma con confronto
24/07/2006 NP-3029

Il vento delle liberalizzazioni porta aria di novità anche per i circa 4.700 notai italiani (cui si stanno aggiungendo 200 che si stanno iscrivendo a ruolo).
Il decreto Bersani (che approda domani in aula a Palazzo Madama e il 28 a Montecitorio) fa infatti scomparire l’obbligo di intervento del notaio per i passaggi di beni mobili registrati come auto, moto, barche e aerei. I cittadini possono quindi rivolgersi a qualsiasi comune e ai titolari di sportelli telematici, senza obbligatoriamente passare dal notaio. E, ancora, i notai dovranno scrivere nei loro atti il mezzo di pagamento con cui si effettua l’operazione, mentre si prevede anche per questi professionisti (alla stessa stregua degli avvocati e dei commercialisti) la possibilità di associarsi in un unico studio, (anche multidisciplinare), di farsi pubblicità e l’abolizione delle tariffe fisse o minime. Insomma una piccola rivoluzione che, però, al contrario di quanto avvenuto con altre categorie professionali non ha suscitato alzate di scudi o serrate di cancelli.Una posizione, quella dei notai, più equilibrata rispetto a quella degli agguerriti taxisti e avvocati. E che fa dichiarare a LABITALIA al presidente del Consiglio Nazionale del Notariato, Paolo Piccoli: "Al governo diciamo di andare soprattutto con la riforma complessiva delle professioni, ma avviando un confronto costruttivo con tutte le componenti”. PICCOLI, SU LOTTA EVASIONE CONDIVIDIAMO SPIRITO DECRETO BERSANI Da più parti del Notariato sono venuti apprezzamenti per quello che il decreto introduce in materia di lotta all’evasione e all’elusione fiscale, per la tassazione dei valori reali e per la trasparenza che immette in molte operazioni. “In questo, condividiamo lo spirito del provvedimento -dichiara ancora Paolo Piccoli, presidente del Consiglio Nazionale del Notariato- in quanto garanti della legalità e collaboratori diretti dello Stato”. Ma se si scende nel dettaglio non mancano osservazioni critiche. Sull’abolizione dell’obbligo di intervento del notaio nel passaggio di proprietà dei beni mobili, Piccoli afferma che “il provvedimento era stato preannunciato da tempo, ma quello che non ci convince e’ che non e’ specificato chi avrà la responsabilità della conservazione degli atti. Inoltre nel caso di beni di grande valore (come imbarcazioni o automobili di pregio), abolire il controllo del notaio puo’ significare un indebolimento delle garanzie per l’acquirente". E poi aggiunge Piccoli, "siamo sicuri che i cittadini pagheranno di meno? L’onorario del notaio per il trasferimento di un autoveicolo e’ di massimo 30 euro". Rimangono a carico dell’utente, infatti "imposte pesanti di trasferimento, marche da bollo, diritti di segreteria e comunque i costi che i comuni dovranno sopportare per l’organizzazione del servizio". NON PIACCIONO AL NOTARIATO SOCIETÀ MULTIPROFESSIONALI Se lo Stato vuole creare piu’ mercato, dice ancora Piccoli “allora il notariato chiede la trascrizione telematica degli atti”. Una novità a cui “siamo già pronti a nostre spese e che ci metterebbe in condizioni di parità con gli altri operatori, a vantaggio del cittadino”. Sulla liberalizzazione della pubblicità, i notai sono stati i primi professionisti in Europa a deliberare la possibilità di pubblicità informativa e hanno avviato una campagna di informazione sulla stampa, via radio e via internet. L’introduzione delle società multi professionali registra contrarietà del Notariato per “l’imparzialità che deve essere garantita dal notaio, laddove curatori di interessi di una sola parte si troverebbero a condividere interessi economici con un notaio”.Infine sulle tariffe, Piccoli ricorda che per i notai “è improprio parlare di concorrenza in termini di pubblica funzione e prestazioni obbligatorie”. “ Sono tutti problemi -conclude- sui quali il Notariato ha espresso posizioni analoghe a quella del Cup (Comitato Unitario Professioni) manifestando al governo e alle forze politiche la volontà di un confronto costruttivo”. SONO PUBBLICI UFFICIALI PER LEGGE Sono, per legge, “pubblici ufficiali”, i notai, “istituiti per ricevere gli atti tra vivi e di ultima volontà, attribuire loro pubblica fede, conservarne il deposito, rilasciarne le copie, i certificati e gli estratti”. I 4.693 notai attivi in Italia, quindi, svolgono una pubblica funzione (in regime di libera professione), accertando e interpretando la volontà delle parti. In Lombardia, regione prima in classifica per numero di notai, operano 817 professionisti, nell’ultima, la Val d’Aosta, solo 9. I dati sulla categoria forniti dal Consiglio nazionale del Notariato indicano un costante aumento della presenza femminile. Oggi, un notaio su 4 (25%) è donna a fronte dell’esiguo 11% femminile del 1980. Ma rimane alta l’età media: ben il 59,2% dei notai ha più di 50 anni. Per accedere alla professione, occorre la laurea in giurisprudenza. Il percorso successivo prevede l’iscrizione dei praticanti presso un Consiglio Notarile e 18 mesi di pratica presso un notaio (di cui almeno un anno continuativamente dopo la laurea), con la possibilità di anticipare 6 mesi già nell’ultimo anno del corso di laurea. Un passaggio che e’ diventato normale, anche se non obbligatorio, è quello della frequenza di corsi presso Scuole di Notariato, della durata media di due anni. Attualmente sono attive su tutto il territorio nazionale 15 scuole gestite dai Consigli Notarili e dai Comitati Regionali. Recentemente sono state istituite anche delle scuole post universitarie di specializzazione per le professioni legali a numero chiuso, che possono essere frequentate da aspiranti notai, magistrati e avvocati. CONCORSO DI STATO, SOLO UNO SU 20 CE LA FA Per accedere alla professione è, infatti, necessario superare un concorso molto difficile e selettivo, gestito dal ministero della Giustizia. In media, solo un aspirante ogni venti supera il concorso, che richiede una preparazione giuridico-fiscale di altissimo livello. Il concorso si svolge a Roma e prevede, dopo il superamento della prova di preselezione informatica, tre prove scritte e tre orali su diverse materie. Il limite d’età per parteciparvi è di 50 anni. La commissione esaminatrice, presieduta da un presidente della Corte di Cassazione, e’ composta da due magistrati, un professore universitario e due notai, con altrettanti supplenti. Ai vincitori del concorso viene assegnata la sede presso la quale il neo-notaio e’ tenuto ad avviare uno studio entro tre mesi. La professione del notaio presenta anche caratteri propri del libero professionista, quali l’attività di consulenza delle parti, l’onorario a carico del solo cliente, la mancanza di retribuzione da parte dello Stato, l’onere a carico del notaio di sopportare le spese di organizzazione dello studio e la responsabilità civile personale. Un altro elemento essenziale del ruolo del notaio è costituito dalla sua imparzialità, dalla sua ’terzietà’ nei confronti delle parti. Per legge, infatti, il notaio non può fare l’interesse di una delle parti contraenti a danno di altre. Non può, ad esempio, tacere l’esistenza di un’ipoteca o di un privilegio sul bene che si compra, oppure inserire nei patti di una società una clausola gravosa per uno dei soci senza illustrarne gli effetti. Il notaio ha il compito di informare con semplicità e chiarezza le persone che si rivolgono a lui di tutti i loro diritti.
Oltre alle successioni, e più in generale ai rapporti nell’ambito della famiglia, il notaio e’ impegnato in molti ambiti, fra cui la circolazione dei beni immobili (compravendita di case, uffici, terreni, capannoni, donazioni, divisioni, contratti) e i passaggi più rilevanti dell’impresa, sia a forma individuale sia a forma societaria (creazione ed estinzione, modifiche statutarie). Poiché l’intervento del notaio e’ obbligatorio, le tariffe sono fissate dallo Stato. Pochi sanno, inoltre, che il notariato italiano e’ stata la prima categoria professionale a stipulare, nel 1997, un’assicurazione che copre tutti gli iscritti all’Ordine con i Lloyd’s di Londra. Ciò vuol dire che il cittadino che si rivolge al notaio ha la certezza di essere pienamente tutelato anche in caso di eventuali errori. Il notaio assume il rischio naturalmente insito in qualsiasi attività professionale che copre con adeguata assicurazione per la responsabilità civile. Qualora si verifichi un danno e sia accertato che esso dipende da colpa del notaio, i Consigli Notarili sorvegliano che egli non si sottragga ai propri obblighi di risarcimento.
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smile99

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