Pausa estiva conclusa per le parti sociali, che hanno ripreso la fitta rete di incontri disegnata con il governo a fine luglio in vista della messa a punto della legge finanziaria. Due i tavoli tecnici che decollano. Il primo, a palazzo Chigi, sul Mezzogiorno, cui partecipano sindacati, industriali e regioni, che fa seguito al maxi-incontro del 1° agosto e che serve a mettere a punto un documento condiviso sulle scelte, gli interventi e le risorse economiche necessarie, da agganciare alla manovra economica 2007. Fiscalità di vantaggio, trasporti, sistemi urbani, ricerca e innovazione i temi del confronto, che dovrà chiudersi entro il 20 settembre.
Il secondo, invece, dal ministro del Lavoro, Cesare Damiano, per un confronto sul sommerso. Un incontro importante, per sindacati e industriali, che si attendono dal governo le prime risposte per combattere un fenomeno che, inserito nel più vasto piano di lotta all’evasione, potrebbe incidere direttamente anche sul miglioramento dello stato dei conti pubblici. E’ su questo, infatti, che hanno battuto Cgil, Cisl e Uil all’indomani dell’insediamento del governo Prodi, facendo della lotta al lavoro nero una campagna e una piattaforma prioritaria. Sette le proposte già presentate nel testo unitario girato a Damiano prima della pausa estiva: dall’estensione del documento di regolarità contributiva per una maggiore ’tracciabilità’ del lavoro all’indice di congruità con cui incrociare i dati dell’attività con il consumo di energia; da nuove norme per i lavoratori clandestini che smussino la Bossi -Fini ai tutor burocratici che affianchino le aziende che decidano di emergere; da nuovi interventi sui servizi ispettivi alla riforma del processo di riscossione fino a un’applicazione graduale delle norme legislative anti-sommerso.
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