Sono oltre 4.000 i lavoratori irregolari nei settori turistico e agricolo trovati dagli ispettori del lavoro nel corso delle attività di vigilanza straordinarie ‘Acqua Azzurra’ e ‘Terra Nuova’, disposte tra giugno e agosto di quest’anno. I risultati sono stati presentati, a Roma, nel corso della conferenza stampa dal ministro del Lavoro e della Previdenza sociale, Cesare Damiano, e dal direttore generale per l’Attività ispettiva del ministero, Mario Notaro. “Il nostro obiettivo - ha detto il ministro del Lavoro e della Previdenza sociale, Cesare Damiano - è quello di invertire il rapporto fra il numero degli ispettori che si trovano sul territorio (pari al 40% del totale), con quelli che svolgono attività burocratiche per favorire le operazioni di carattere territoriale (60%). Stiamo studiando un programma di formazione apposito per gli operatori del settore. Dell’attività ispettiva, infatti, il ministero vuole farne un suo punto fondamentale. Per questo, abbiamo aperto un tavolo di concertazione per la lotta al lavoro nero, che spero si concluda in tempi rapidi. L’operazione che intendiamo fare come governo - ha ribadito Damiano - è quella di organizzare una forte iniziativa sul lavoro nero per la regolarizzazione generale del lavoro. Si tratta di azioni che colgono nel segno, perché intervengono su una realtà che va assolutamente corretta”. “Il lavoro nero - ha rimarcato il ministro Damiano - è un elemento di concorrenza sleale tra le imprese e aumenta i rischi di insicurezza, che portano infortuni. Per contrastare il fenomeno del lavoro minorile, emerso dalle operazioni ispettive, abbiamo intenzione, come governo, di innalzare l’età dell’obbligo scolastico a 16 anni, portando in parallelo scuola, formazione e lavoro. Sappiamo perfettamente che investire le risorse in queste attività - ha ricordato - vuol dire portare risorse aggiuntive alle casse dello Stato. Questo fa bene sotto il profilo contabile, ma soprattutto sotto quello della regolarità, della qualità e della competitività, per una nuova mentalità secondo la quale le regole vanno rispettate. Così come va rispettato il lavoro, la condizione umana e anche la qualità del lavoro stesso”.
NOTARO, CHIEDIAMO IN FINANZIARIA ‘VOCI’ PER IL SETTORE
“Queste ispezioni - ha spiegato il direttore generale per le Attività ispettive del ministero del Lavoro, Mario Notaro - non rappresentano un’attività una tantum per il ministero, ma qualcosa di specifico. Abbiamo imparato a valutare i costi delle nostre operazioni, visto il momento di ristrettezze, ribadendo però, all’opinione pubblica e allo Stato, che non siamo solo un costo, ma anche una risorsa. Per questo, chiediamo che in Finanziaria siano previste voci per il settore. Le risorse umane - ha ricordato Notaro - rappresentano un punto fondamentale della nostra politica ispettiva. Certo non possiamo militarizzare il Paese, ma dobbiamo migliorare il programma. Per ogni euro investito abbiamo un ritorno di 20 euro. Investendo, ad esempio, 1.000 euro ci tornano 20mila euro, con un’incidenza dei costi ad operazione pari al 4,92%”. LABITALIA
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