Capelli bianchi un po’ arruffati, non giovanissimo e con l’immancabile fazzolettino bianco annodato sotto il collo. Questo è, nell’immaginario comune, il panettiere, l’artigiano che sforna l’alimento più antico e diffuso del mondo. Ma anche nella panificazione molte cose sono cambiate: all’antica arte manuale, oggi si sostituiscono spesso sofisticate attrezzature e misurazioni scientifiche di temperature, tempi e umidità. E il fornaio si è trasformato in imprenditore, attento alle innovazioni tecnologiche e al tempo stesso alla continuazione della tradizione. Infatti, anche se il consumo di pane fresco è diminuito negli ultimi 5 anni del 25% (dato Coldiretti), nel nostro Paese aumenta l’interesse per il prodotto tipico, quel pane tradizionale di cui l’Italia è ricca (se ne contano almeno 400 tipi diversi). Non solo. Sempre più persone si cimentano con il pane fatto in casa, sperimentando ricette e cotture casalinghe, alla ricerca dei ’sapori di una volta’. A queste nuove esigenze è dedicata ’Pane Nostrum’, Festa Internazionale del Pane, che si tiene a Senigallia dal 14 al 17 settembre. Attesi e sempre affollatissimi, i corsi di panificazione, organizzati dai maestri panettieri marchigiani. L’anno scorso vi hanno partecipato circa 300 persone provenienti da tutta Italia e da Germania, Francia e Inghilterra. I giardini della Rocca Roveresca di Senigallia ospiteranno una vera e propria ’aula didattica’, dove dalle 18,30 alle 20,30 e dalle 21 alle 23 gli adulti possono imparare a conoscere il pane facendolo direttamente con le loro mani e guidati dai migliori maestri panificatori. I corsi sono gratuiti e dati i posti limitati e’ consigliata la prenotazione (info@panenostrum.com). “Tutti mangiano il pane, ma pochi lo conoscono davvero”, dice a LABITALIA Giuliano Pediconi, uno dei maestri dell’arte bianca di Senigallia. “E oggi - avverte - serve un cliente ’cosciente’ del prodotto che acquista. E anche del fatto che il nostro è un mestiere di qualità: vogliamo restituire un’immagine di artigiano professionale, come il sommelier con il vino o il cuoco con il cibo”. Il settore delle aziende che producono pane registra una crescita costante. Secondo una rilevazione Unioncamere-Infocamere, a giugno 2006 in Italia sono attive 57.324 aziende panificatrici, a fronte delle 54.397 dello stesso periodo del 2005. Un aumento del 5,4% in un anno, cinque volte superiore alla media nazionale di crescita delle imprese nel 2006 (poco sopra l’1%). FONTE LABITALIA
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