Cresce il turismo straniero al Sud. Ma ancora solo il 13% degli stranieri che vengono in vacanza in Italia va nel Mezzogiorno. E, su oltre 240 milioni di turisti stranieri in visita nel Mediterraneo (la più importante destinazione turistica del mondo), ha scelto di fare le vacanze nel Mezzogiorno, nel 2003, solo il 2,6%. Turisti che preferiscono l’arte e la cultura alla vita da spiaggia e che nella maggior parte dei casi si limitano a visitare le poche zone d’eccellenza in grado di fornire un’offerta integrata di più servizi (terme, cultura, enogastronomia, mare), come Taormina, Ischia o la costiera amalfitana. I dati emergono dal rapporto ’L’industria turistica nel Mezzogiorno’, elaborato dalla Svimez (Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno) e presentato a Napoli, alla presenza del presidente della regione Campania, Antonio Bassolino, e del vicepremier e ministro per i Beni Culturali con delega al Turismo, Francesco Rutelli, e di responsabili nazionali del settore. In particolare, il Mezzogiorno attira (dati 2004) il 19,3% degli arrivi di turisti, contro l’80,7% del Centro-Nord, mentre le presenze si fermano al 20,6%, rispetto al 79,4% che si concentra nell’altra ripartizione. Una quota che, però, negli anni è lentamente ma progressivamente aumentata, passando dal 14,2% del 1961 al 20,6% nel 2004.
Nel contesto attuale, tuttavia, il Mezzogiorno presenta una scarsa capacità di attrazione per il mercato internazionale che sceglie l’Italia. In particolare, se per la componente italiana il Mezzogiorno raccoglie il 24,3% degli arrivi e il 25,1% delle presenze di tutto il Paese, per la componente straniera le rispettive quote scendono al 12,5% e al 14,1%, con un numero di presenze che corrisponde a meno dei due terzi di quello che sceglie il solo Veneto. Nel Mezzogiorno, la quota della componente straniera rappresenta solo il 27,8% del totale degli arrivi e il 28% del totale delle presenze nell’area, mentre per il Centro-Nord le rispettive percentuali sono del 46,3% e del 44,2%. Sono soprattutto i meridionali a scegliere il Sud come località turistica. A livello nazionale, sceglie di trascorrere le vacanze nel Mezzogiorno il 18% degli italiani e, di questi, oltre il 45% proviene dalle stesse regioni del Sud (la percentuale sale al 58,5% se si comprende anche il Lazio).
Il valore aggiunto per abitante prodotto dal turismo nel 2004 è stato nel Sud di 785 euro, contro i 1.378 euro del Centro-Nord. E la spesa turistica si concentra al Centro-Nord per il 75,9% e al Mezzogiorno solo il 24,1%. Quanto all’occupazione, sempre nel 2004, gli addetti nel complesso delle attività turistiche del Centro-Nord sono quasi tre volte quelli del Sud: in valori assoluti, 1.679mila contro i 620mila del Mezzogiorno. LABITALIA
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