News Lavoro, Imprese, Enti
Decolla previdenza integrativa
24/10/2006 NP-3097

Semaforo verde al trasferimento del Tfr all’Inps e al decollo della previdenza integrativa. Governo, Confindustria, Cgil, Cisl e Uil hanno ratificato l’intesa raggiunta, articolata in cinque punti, che prevede l’anticipo al 2007 della previdenza integrativa, trasferimento del Tfr per le imprese con più di 50 dipendenti, la revisione nel 2007 del trattamento fiscale dei fondi integrativi e accordi con il sistema bancario per aiutare le imprese che avranno difficoltà nell’accesso al credito e diritti salvi per tutti i lavoratori. A spianare la strada all’accordo è stata l’intesa sulle compensazioni alle imprese, punto fermo per Confindustria per poter firmare l’intesa.
“La concertazione, il dialogo e la discussione franca e aperta, alla fine danno i loro frutti, quando il governo ha la consapevolezza di dover prendere decisioni al servizio del Paese”, ha affermato il premier, Romano Prodi, che sul fronte della previdenza integrativa ha definito l’accordo raggiunto “importantissimo” perché “dal 1° gennaio 2007, finalmente, sarà dato l’avvio”. Con questa intesa, ha assicurato il premier, “si otterranno due grandi conseguenze: innanzitutto il sistema finanziario italiano potrà giovarsi di nuove cospicue risorse per lo sviluppo; in secondo luogo, i lavoratori potranno integrare la loro pensione con questo nuovo strumento”. “Questa intesa - ha garantito Prodi - è aperta all’adesione delle piccole imprese, degli artigiani, dei commercianti e delle altre associazioni sindacali, che vorranno aderire”. Per Confindustria, ora il “boccone è meno amaro” ed è improntato a una “moderata soddisfazione” il clima di viale dell’Astronomia. E’ il vicepresidente degli industriali, Alberto Bombassei, a commentare l’intesa raggiunta sul trasferimento del Tfr all’Inps. “Rimane un boccone amaro - ha detto - ma l’amarezza si è attenuata avendo accettato alcune delle nostre modifiche e quindi tutto sommato e meno amaro di quello che sarebbe apparso qualche settimana fa”. Tuttavia, ha puntualizzato, Confindustria può dirsi soddisfatta anche perché, se così non fosse, questo accordo “non lo avremmo mai firmato”. Soddisfatti i sindacati, con al primo posto il leader della Cgil, Guglielmo Epifani. Sul Tfr, ha dichiarato, è stato raggiunto “un buon accordo nell’interesse del Paese, abbiamo trovato la quadratura del cerchio”. D’accordo il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni: “E’ un’intesa storica, che sana un’ingiustizia che durava da dieci anni per i giovani e i meno giovani. La creazione di fondi cambierà il capitalismo. I lavoratori potranno entrare nel governo delle imprese e decisiva sarà la diminuzione delle tasse per incentivare i fondi”. Anche secondo il segretario della Uil, Luigi Angeletti, è stato raggiunto “un ottimo accordo soprattutto per i giovani: abbiamo guardato soprattutto gli interessi dei giovani e la possibilità di garantire loro pensioni decenti”.
LABITALIA

smile99

STAMPA Stampa Questa Pagina
| Invia ad un Amico

[Pagina Precedente] [Chiudi Finestra
]