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In Italia il 5,2% della popolazione è straniera
27/10/2006 NP-3099

Sono 3.035.144 gli stranieri che vivono in Italia e il loro numero è destinato a crescere. L’incidenza degli immigrati sulla popolazione italiana è stata del 5,2%, in pratica ogni 19 residenti uno è immigrato. E’ quanto emerge dal XVI Dossier statistico ‘Immigrazione 2006’ della Caritas-Migrantes, presentato a Roma. Il quadro che affiora dall’analisi della Caritas è quello di un’Italia sempre più multietnica, ma che deve ancora fare grossi passi verso l’integrazione. Secondo il rapporto, gli immigrati non solo crescono, ma tendono sempre più a stabilirsi in Italia. Non solo. Sei immigrati su 10 vorrebbero il diritto di voto e per 1 su 5 le maggiori preoccupazioni sono casa e lavoro. Quasi tutti, infine, lamentano problemi per l’acquisizione della cittadinanza.
“L’immigrazione è una grande opportunità nazionale. Ormai è un fatto strutturale e importante della nostra società. Dobbiamo imparare a conviverci”. Così il premier, Romano Prodi, intervenuto al convegno di presentazione del dossier, ha commentato i dati. Secondo il presidente del Consiglio, se gli immigrati accettano le regole della nostra società devono poter diventare cittadini italiani: “Il problema dell’immigrazione - ha continuato - va gestito con lo sbocco nella cittadinanza. Il discorso della cittadinanza non è un fatto a sé. E’ un fatto etico e politico allo stesso tempo. Ci vogliono regole per la cittadinanza. Ma innanzitutto bisogna mettere fine subito alle discriminazioni che sono intollerabili”. E su come favorire le politiche di integrazione ha detto: “Nella Finanziaria abbiamo inserito 50 milioni di euro. Sono pochi, ma abbiamo cominciato e spero che si possa arrivare a moltiplicare questa cifra”. PITTAU, TRA 10 ANNI IL 10% DELLA POPOLAZIONE SARA’ STRANIERA L’analisi sullo scenario prossimo futuro l’ha fatta Franco Pittau, coordinatore del Dossier. “Tra 10 anni arriveremo ad avere - ha affermato Pittau - il 10% della popolazione straniera. Nei primi anni ’90, l’Italia era per gli immigrati un paese di seconda scelta. Ora 1 milione e 200mila persone sono qui da più di 5 anni, comprano casa, si sposano. Bisogna finirla con slogan del tipo ‘meno immigrati più sviluppo’. Lo sviluppo è legato all’immigrazione”. E che lo sviluppo sia legato alla questione demografica, per Pittau, è una delle tante ragione per cui non bisogna temere gli immigrati. “Nel nostro futuro - ha detto - c’è l’immigrazione. Se non ci fossero gli immigrati l’Europa diminuirebbe di 60 milioni di abitanti. Gli immigrati non vengono qui per farci concorrenza, ma per supplire le forze lavoro italiane che diminuiscono.
LABITALIA

smile99

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