Un bacino di oltre 25.000 lavoratori svantaggiati che comprende sia quanti percepiscono ammortizzatori sociali e sussidi legati allo stato di disoccupazione sia quanti ne sono invece privi, oltre a particolari categorie come le donne, gli immigrati, gli ultraquarantacinquenni. E, ancora, 170 sportelli di ‘welfare to work’ in 18 regioni italiane, nei quali lavorano 100 operatori di Italia Lavoro e 350 addetti dei servizi per l’impiego, che hanno permesso a oltre 2.000 lavoratori di ricollocarsi sul mercato del lavoro e di fuoriuscire dalle fila della disoccupazione o dal bacino dei percettori di ammortizzatori sociali. Questi i numeri di ‘Pari’ (Programma d’azione per il reimpiego di lavoratori svantaggiati), il progetto realizzato dall’agenzia tecnica per le politiche dell’occupazione Italia Lavoro per il ministero del Lavoro.
Una sperimentazione che mira a integrare in un circolo virtuoso politiche per il lavoro attive e passive, ossia sostegno al reddito con supporto nella ricerca di un impiego. L’intento è quello di costruire una via italiana al ‘welfare to work’, che recepisca le tendenze in materia di politiche per il lavoro emerse nel panorama europeo e ne sperimenti l’efficacia nel contesto nazionale. I risultati del progetto sono stati illustrati durante il convegno ‘Quando il lavoro ricomincia. Metodi, esperienze, strumenti al servizio della continuità del lavoro’, organizzato da Italia Lavoro a Roma, presso il Palazzo dell’Informazione.
CREATI TAVOLI INDIRIZZO POLITICHE OCCUPAZIONE SU TERRITORIO
Nato nell’aprile del 2005, per concludersi nel settembre 2007, ‘Pari’ è destinato a lavoratori provenienti da aziende in cassa integrazione straordinaria, in mobilità con accordi in deroga e a tutte le categorie di lavoratori svantaggiati non percettori di indennità o di sussidi. Il progetto intende riaccompagnare all’impiego tali soggetti, mettendo a disposizione sia dei lavoratori sia delle aziende disposte ad assumerli un sistema di incentivi economici che include non solo contributi per il sostegno al reddito destinati ai lavoratori non percettori di ammortizzatori sociali, ma anche voucher formativi finalizzati alla riqualificazione professionale degli addetti coinvolti e, dunque, a una loro maggiore occupabilità, e bonus di assunzione per le imprese.
Non solo. Grazie a ‘Pari’, sono stati creati dei veri e propri ‘tavoli di indirizzo’ per l’attuazione di politiche attive per l’occupazione ai quali siedono, oltre agli operatori di Italia Lavoro, i rappresentanti del ministero del Lavoro, delle regioni, delle province e delle parti sociali, dove si realizza un confronto costante che permette di pianificare interventi mirati alle specifiche esigenze di ogni territorio e alle caratteristiche dei lavoratori cui sono destinati. LABITALIA
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