Ritengo che il problema pensionistico non sia assolutamente separato da altri temi sociali (a partire dagli ammortizzatori) e che ci voglia una forte regia politica per coordinare i vari tavoli e scegliere le priorità”. Così il ministro del Lavoro, Cesare Damiano, parla dei tavoli che si apriranno a gennaio. Sulle pensioni, “il governo - sottolinea Damiano - dovrà avere una voce sola, così come auspico una posizione unitaria del sindacato”. Infatti, solo se “si parte da punti di vista condivisi da ciascuna delle parti - avverte il ministro - si può arrivare a un risultato”. Sul rapporto del Nucleo di valutazione della spesa previdenziale, il ministro ricorda che “i dati riportati dal Rapporto erano già noti”. “Il Nucleo - commenta Damiano - ha svolto con professionalità e competenza il suo compito tecnico. La politica farà le sue valutazioni e troverà i suoi accordi attraverso la concertazione”. Il ministro tiene a sottolineare che “per intervenire con equità su questi temi bisogna specificare alcune cose”. “Dopo una Finanziaria di forte entità - spiega Damiano - che ha riportato in ordine i conti e che darà fiato allo sviluppo, alla redistribuzione del reddito a vantaggio dei ceti medio-bassi e all’equità sociale, il prossimo anno avremo un minore affanno sulla contabilità e sul bilancio”. Damiano ribadisce che non si può “intervenire sul sistema pensionistico per fare cassa e pagare il debito, ma che ci si deve porre un altro obiettivo: quello di mantenere il sistema pensionistico in equilibrio, per l’oggi e il domani dei nostri figli”. Per il ministro, si dovrà anche ragionare sulla destinazione delle eventuali maggiori risorse che entreranno nelle casse dello Stato “a seguito - specifica Damiano - della lotta all’evasione fiscale, contributiva, al lavoro nero, alla precarietà”. “I primi risultati importanti - continua Damiano - li stiamo già realizzando e i trend sono positivi. Una quota di queste risorse - conclude - potrà essere destinata per lo scalone, per la rivalutazione delle pensioni in essere, per le coperture figurative per il lavoro discontinuo e per gli ammortizzatori sociali”. LABITALIA
|