Il Rapporto 2006 sull’immigrazione straniera in Veneto verrà presentato il 16 marzo a Padova. Lo ha reso noto l’assessore regionale ai flussi migratori Oscar De Bona in occasione della riunione del Comitato tecnico di indirizzo dell’Osservatorio sull’Immigrazione di cui, oltre ai rappresentanti della regione e di Italia Lavoro, fanno parte i rappresentanti delle categorie economiche, del terzo settore, di Veneto Lavoro, dei comuni e delle province, delle Caritas, dell’Ufficio Scolastico e delle Prefetture. L’immigrazione regolare già oggi rappresenta oltre il 6% della popolazione residente, ponendo il Veneto al secondo posto in Italia per presenza di immigrati. Tra le anticipazioni del rapporto, risulta che per la prima volta la componente rumena è passata al primo posto superando il flusso migratorio ‘storico’ proveniente dal Marocco. Per quanto riguarda i prossimi impegni, l’assessore ha ricordato la nuova legge regionale sull’immigrazione, perché quella in vigore risale al 1990; la riorganizzazione degli strumenti operativi come la Rete informativa e lo stesso Osservatorio regionale; il piano triennale degli interventi che introdurrà in via sperimentale il patto di accoglienza e di integrazione, sulla scorta del modello francese. La riunione del comitato tecnico è stata anche occasione per rispondere alle critiche sollevate nei giorni scorsi da Rifondazione Comunista del Veneto, per l’annullamento dell’incontro con il ministro Ferrero.
“Tanto per restare ai fatti, che non sono di parte - ha precisato De Bona - diversamente da quanto affermato da Rifondazione, che ha parlato di 700 mila euro per gli immigrati e 1,4 milioni per gli emigrati, nel corso del 2006 è stato possibile sviluppare iniziative per 5,6 milioni di euro a favore degli immigrati a cui vanno aggiunti 2,3 milioni specificamente per il fabbisogno di alloggi, mentre per i veneti all’estero la spesa è stata di 2 milioni 950 mila euro per tutti gli interventi, compresi quelli destinata alla casa per chi rientra. Questo dato da solo già dimostra quanto ci sia di strumentalizzazione. Nel bilancio di previsione 2007, in discussione in Consiglio Regionale, è prevista una riduzione del 20% delle risorse, a causa dei tagli imposti dalla finanziaria dello Stato”. “E in ogni caso sono gli immigrati - ha concluso De Bona - a dover esprimere un giudizio su quanto abbiamo fatto, ricordando tra l’altro che sui temi dell’immigrazione abbiamo fatto entrare a pieno titolo, nel recente protocollo d’intesa siglato a dicembre, anche le organizzazioni sindacali che prima erano escluse”. LABITALIA
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