I sindacati dei benzinai hanno annunciato la sospensione dello sciopero di quattro giorni proclamato dal 27 febbraio al 2 marzo. La decisione è stata presa al termine di un incontro con il ministro dello Sviluppo Economico, Pierluigi Bersani, nella quale si è stabilito di costituire un tavolo di lavoro congiunto sulla liberalizzazione della vendita dei carburanti convocato per il 27 febbraio. Lo sciopero era stato proclamato per protestare con le misure previste dal disegno di legge sulla liberalizzazione della vendita dei carburanti che a giudizio dei gestori apre una corsia preferenziale alla crescita della grande distribuzione. “Siamo soddisfatti dell’apertura dimostrata da parte del ministro Bersani verso la categoria dei benzinai, che prevede l’avvio di un tavolo delle trattative per il 27 febbraio”, ha detto il presidente della Faib, Federazione autonoma italiana benzinai, Franco Bertini. “Il governo - afferma - è disposto a fare le opportune integrazioni al decreto in modo che siano evitate ricadute negative sulla categoria, tutelandone l’occupazione. Il ministro si è così dimostrato disponibile a recepire e a valutare con attenzione le necessità espresse dalle organizzazioni dei gestori, così in presenza di un’apertura sospendiamo la protesta e ci impegniamo a dare il nostro contributo per l’individuazione di un percorso condiviso. Con le altre sigle sindacali (Figisc-Anisa e Fenica-Cisl), in vista dell’incontro del 27 - continua Bertini - abbiamo deciso di trovare una posizione unica da sottoporre al ministro, entrando anche nel merito dell’analisi dei prezzi”.
“La sospensione dello sciopero dei benzinai è senza dubbio una buona notizia, purché non celi una ‘fregatura’ per i cittadini”. Il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, commenta così lo stop allo sciopero da parte dei gestori della rete. “Non capiamo quale possa essere il ‘percorso condiviso’ tra benzinai e governo, se non quello relativo agli introiti sulla vendita dei carburanti - dice Rienzi - ma in nessun caso il ministro Bersani deve fare marcia indietro sulla liberalizzazione della rete di vendita della benzina”. LABITALIA
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