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Contratti: piattaforma a nove sigle per 337mila bancari
05/04/2007 NP-3264

Marciano compatti verso il rinnovo del contratto, i lavoratori del credito. A Roma, infatti, ben nove sigle sindacali, praticamente tutte quelle rappresentative del settore, hanno presentato la piattaforma rivendicativa per il rinnovo dell’accordo di settore, scaduto a febbraio. Fisac Cgil, Fiba Cisl, Uilca Uil, Fabi, Falcri, Dircredito, Silcea, Ugl Credito e Sinfub, per la prima volta nella storia sindacale dei bancari, presenteranno all’Abi (l’Associazione che riunisce gli Istituti bancari e del credito) una piattaforma unitaria. Data prevista della presentazione 16 o 17 aprile, mentre per fine mese i sindacati sperano nell’avvio vero e proprio del negoziato. Un negoziato che non si annuncia tra i più facili: la piattaforma contiene una richiesta di aumento salariale mensile di circa 188 euro a livello medio, pari a una rivalutazione della busta paga del 7,38% (3,80% ascrivibile al recupero del differenziale inflattivo per il 2005 e il 2006 e 3,58% alla scala parametrale degli inquadramenti).
Tre i pilastri delle richieste: la centralità del lavoro e della qualità della prestazione, il riequilibrio salariale e distributivo e la responsabilità sociale dell’impresa. “Si tratta di una piattaforma - ha detto Domenico Moccia, segretario generale della Fisac Cgil - pensata, voluta e condivisa per tutelare tutti i 337mila bancari”. GALLO (FIBA CISL), DAI LAVORATORI PIENO MANDATO “Ci teniamo a considerare la globalità della categoria - ha sottolineato anche Massimo Masi, segretario nazionale Uilca Uil - senza la distinzione che vorrebbe introdurre l’Abi, tra chi sta al ’front office’ e chi sta al ’back office”. Una linea vincente anche sul fronte dell’unità sindacale, come ha spiegato Giuseppe Gallo, segretario generale della Fiba Cisl. “La piattaforma - ha detto - ha riscosso il pieno mandato da parte dei lavoratori, essendo già stata presentata in 1.475 assemblee sui posti di lavoro e avendo ottenuto ben il 96,91% delle adesioni”. Per quanto riguarda il mercato del lavoro, la modifica più importante è la richiesta dell’abbassamento degli anni di apprendistato professionalizzante da 4 a 3 e il miglioramento dell’inquadramento dell’apprendista. I sindacati chiedono anche una regolamentazione dello stage, “utilizzato spesso -si legge nel documento unitario- in difformità alle norme di legge”, fissando una percentuale massima di utilizzo e comunicando ai rappresentanti dei lavoratori il progetto formativo. Sugli assetti professionali, in piattaforma si chiede di aumentare i parametri retributivi sia dei quadri direttivi che delle aree professionali, nonché la creazione del 5° livello dei quadri direttivi, inserendo nello stesso (“a costo zero”, sottolineano i sindacalisti) gli attuali quadri che già oggi percepiscono retribuzioni pari o superiori al parametro di riferimento.
LABITALIA

smile99

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