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A Torino la prima conferenza del Ssn su sicurezza lavoro
27/06/2007 NP-3315

Unire le forze, le idee, la progettualità di tutti gli attori del sistema: è necessaria la cooperazione istituzionale, per creare nel nostro Paese condizioni normative, culturali, economiche, gestionali e organizzative per far sì che il lavoro sia sempre fattore di vita e progresso e non diventi mai causa di morte, malattie e sfruttamento”. Con queste parole Livia Turco, ministro della Salute, ha aperto i lavori della prima conferenza del Servizio sanitario nazionale dedicata interamente alla promozione della salute nei luoghi di lavoro, che si è svolta a Torino. “E’ la prima volta - ha sottolineato il ministro - che il Servizio sanitario nazionale promuove una sua conferenza sulla salute e il lavoro, il nostro obiettivo è porre il lavoro come determinante della salute”. Livia Turco ha ricordato le statistiche nazionali: più di 25.000 casi annui di patologie professionali e correlate al lavoro; nel periodo 2001/2005 l’Inail rileva una ricorrenza media di poco meno di 1 milione di infortuni sul lavoro, di cui circa 1.200 con esito mortale. I settori a più alto rischio di infortunio sono la lavorazione dei metalli, del legno e le costruzioni. Mentre per gli infortuni mortali la maggiore incidenza si rileva nei settori dell’edilizia, dell’industria manifatturiera e nei trasporti.
Anche l’Ispesl (Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro) è in primo piano per contrastare gli infortuni sul lavoro. “Il Piano di attività 2005-2007 con 52 programmi di ricerca e 205 linee di ricerca - ha spiegato Antonio Moccaldi, presidente Ispesl - risponde a tutte le priorità di ricerca nazionali costruendo una rete italiana di qualità nel settore, integrando le attività delle università, degli Irccs, delle regioni e di altri istituti di ricerca. L’Istituto in qualità di organo tecnico-scientifico del ministero della Salute è attivamente coinvolto nelle attività per la stesura del nuovo testo unico all’interno dei gruppi tecnici che i ministeri della Salute e del Lavoro e le regioni stanno definendo per l’avvio dei lavori. In particolare, di recente avvio risulta essere il progetto finanziato all’Istituto dallo stesso ministero, ‘Sviluppo dei programmi e delle attività per la promozione della salute e la prevenzione nei luoghi di lavoro, attraverso il miglioramento della sorveglianza, della normativa, dell’efficacia delle attività e dei processi produttivi’, con cui l’Ispesl fornirà supporto tecnico-scientifico attraverso le competenze dei propri ricercatori e documentale tecnico-normativo”.
LABITALIA

smile99

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