Grande soddisfazione” è stata espressa dal ministro del Lavoro, Cesare Damiano, per l’approvazione al Senato del Testo Unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Il ministro ringrazia “per l’ottimo lavoro svolto dal Parlamento e confida che la Camera possa definire in tempi rapidi il provvedimento che è molto atteso e su cui lo stesso presidente della Repubblica ha richiamato più volte l’attenzione di tutti”. Soddisfazione è stata espressa anche dal sottosegretario al Lavoro, Antonio Montagnino, che ha seguito l’iter del provvedimento. “L’approvazione da parte del Senato della delega al governo per il riordino della normativa in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro - ha commentato - rappresenta un importante passo avanti per garantire una legge efficace e moderna che tuteli i lavoratori e le imprese virtuose”.
“I tratti essenziali di questa legge delega - ha ricordato Montagnino - sono rappresentati dal riordino, dalla semplificazione, dall’innovazione e due sono i pilastri fondamentali: la prevenzione da un lato, con la diffusione della cultura della sicurezza e delle buone prassi, le misure premiali soprattutto per le piccole e medie imprese, la formazione, l’integrazione dei sistemi informativi, la qualificazione delle imprese, i meccanismi per stabilire l’idoneità tecnico-professionale delle imprese ai fini della partecipazione agli appalti pubblici, la previsione della specifica indicazione nei bandi di gara dei costi della sicurezza, l’esclusione di questi dal ribasso d’asta, la concessione di un credito d’imposta per le imprese che fanno formazione, il potenziamento degli organismo paritetici, il coordinamento su tutto il territorio nazionale delle attività e delle politiche in materia di salute e sicurezza, e dall’altro i controlli, con il coordinamento della vigilanza, l’assunzione di 300 nuovi ispettori, la sospensione delle attività per gravi e reiterate violazioni della normativa sulla sicurezza, l’interdizione all’accesso di benefici di finanza pubblica per le imprese non virtuose. E’ infine previsto un inasprimento delle sanzioni come deterrente efficace, ma non vi è da parte del governo alcun intento punitivo nei confronti delle aziende; il sistema sanzionatorio previsto è equilibrato perché calibrato sulla gravita delle infrazioni”.
“L’impianto della norma, tutt’altro che claudicante, è rimasto inalterato - ha spiegato il sottosegretario - seppure l’esame da parte del Parlamento ha consentito di migliorare e completare il provvedimento originare attraverso alcune modifiche positive che hanno riguardato in particolare le norme immediatamente prescrittive proposte non solo dal governo ma anche dai senatori di maggioranza e di opposizione. Abbiamo dimostrato sia in commissione che in Aula una grande disponibilità e apertura che da parte dell’opposizione non è stata compresa e apprezzata fino in fondo e la mancata partecipazione al voto da parte dei gruppi del centro-destra è fonte di rammarico. Le modifiche apportate in Aula non hanno stravolgono affatto il testo approvato in commissione ma hanno consentito di sostituire una copertura finanziaria prima ineccepibile solo formalmente ma per quanto riguarda l’assunzione di nuovi ispettori, inadeguata perché prevedeva la copertura per i soli stipendi e peraltro per un numero di ispettori che superava la consistenza dell’organico, con una copertura certa e reale. La soppressione della norma sulla riserva nell’ambito scolastico di un monte ore per la divulgazione della sicurezza sul lavoro era necessaria al fine di evitare una violazione dell’ordinamento scolastico e non produce comunque effetti negativi in quanto rimane inalterata la delega al governo per garantire strutturalmente la promozione della cultura della salute e sicurezza sul lavoro all’interno dell’attività scolastica ed universitaria e nei percorsi di formazione”. LABITALIA
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