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Tfr: si può ancora aderire ai fondi negoziali
20/07/2007 NP-3338

Il tempo è scaduto il 30 giugno, e lo ha ricordato per tempo ai lavoratori, lo stesso ministro del Lavoro, Cesare Damiano, invitandoli con una lettera aperta a effettuare la scelta per la destinazione del proprio Tfr. Dal 1° luglio, infatti, è scattato il meccanismo del cosiddetto ‘silenzio assenso’, e pertanto il Tfr dei lavoratori già assunti e in servizio alla data del 1° gennaio 2007, in mancanza di una scelta esplicita, viene conferito al fondo di categoria al quale il lavoratore appartiene (per tutti gli altri il termine è di sei mesi dalla data d’inizio del contratto) o, in sua mancanza, a Fondinps, l’apposito fondo costituito presso l’Inps. E tuttavia il 30 giugno, pur essendo il termine ultimo per esprimere la propria preferenza, non era un limite definitivo. Chi, infatti, ha scelto di lasciare il Tfr in azienda potrà ancora scegliere di aderire alla previdenza complementare. Mentre chi ha scelto già un fondo potrà cambiarlo, trascorsi i due anni ‘obbligatori’ previsti dalla legge. Comunque sia, in attesa dei dati definitivi, dai molti sondaggi effettuati tra i lavoratori interessati, sembra prevalere la volontà di lasciare la vecchia ‘liquidazione’ in azienda. È di pochi giorni fa l’indagine periodica realizzata da Gfk Eurisko per Assogestioni, secondo cui, a metà giugno, aveva deciso la destinazione del Tfr il 63% dei lavoratori (pari a 6 milioni di persone) e, di questi, la gran parte (70%, pari a 4,2 milioni di persone) lascerebbe il Trattamento di fine rapporto in azienda. Il 30% opterebbe per la previdenza integrativa.
Tra questi ultimi, circa 1,5 milioni di persone sceglierebbero i fondi negoziali (chiusi) e 900 mila quelli aperti, mentre appare residuale (250 mila lavoratori) l’opzione Pip (piani pensionistici individuali). Infine, il 9% dichiara di astenersi, facendo scattare il meccanismo del silenzio-assenso con cui il datore di lavoro trasferisce automaticamente il Tfr a una forma integrativa. La maggior parte dei lavoratori ha optato per una scelta consapevole, mostrando, quindi, di aver compreso l’importanza di decidere sul proprio futuro di pensionati. Quelli che non hanno scelto, invece, sembrano divisi a metà tra coloro che vogliono tenersi la vecchia liquidazione o coloro che la investono per una pensione integrativa. Lo scenario prefigurato dall’indagine Eurisko-Assogestioni potrebbe essere composto, quindi, da un 63% di lavoratori che tengono il Tfr in azienda e un 37% iscritti ai fondi pensioni (fra cui il 9% dei ‘silentì). Un valore, quello delle adesioni ai fondi, non distante dall’obiettivo dichiarato dal ministro Damiano per fine anno (40%). LE POSSIBILITÀ DA ORA IN AVANTI Ecco, in sintesi, le possibilità che hanno oggi i lavoratori dipendenti (ossia quelli interessati alla scelta). 1) Chi ha lasciato il Tfr in azienda può cambiare idea in qualsiasi momento. Per farlo, dovrà comunicare al datore di lavoro l’intenzione di aderire alla previdenza complementare specificando il fondo in cui versare il Tfr maturando. Questa adesione è irreversibile e il Tfr non si puo’ piu’ riportare in azienda. In caso di scelta del fondo negoziale di categoria professionale e in caso di versamento supplementare rispetto alla quota Tfr, al lavoratore andranno anche i benefici di un ulteriore versamento da parte del datore di lavoro. Questi benefici, per ora, non si applicano a chi versa una quota supplementare a fondi aperti o Pip. 2) Chi ha effettuato una scelta esplicita per la previdenza complementare ha l’obbligo di rimanere nel fondo prescelto per almeno due anni e solo dopo potrà, se vorrà, cambiare destinazione, scegliendo un altro fondo o un Pip. Non sarà più ossibile, comunque, riportare il Tfr nelle casse dell’azienda. Anche chi aderisce a un fondo ha diritto, come accade per il Tfr in azienda, a chiedere un anticipo pari al 75% della quota maturata in caso di acquisto o ristrutturazione della casa per sé o per i figli, ma solo dopo otto anni dall’iscrizione al fondo e in qualsiasi momento in caso di spese sanitarie.
LABITALIA

smile99

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