Un ‘Protocollo per la previdenza, lavoro e competitività e per l’equità e la crescita sostenibile’. Il lungo titolo del documento presentato dal governo alle parti sociali non cerca di nascondere o sintetizzare le idee su welfare, tutele nel mercato del lavoro e crescita. In 31 cartelle, l’esecutivo ha elencato serie di interventi che, si legge nel documento, “comporteranno, coerentemente con gli impegni assunti dall’Italia nell’ambito del patto di stabilità, un importante impiego di risorse, per migliorare il sistema pensionistico, le tutele contro la disoccupazione, la condizione dei giovani e il governo del mercato del lavoro e le sue regole, garantendo e rafforzando la stabilità finanziaria del sistema”. Sulle proposte, ha detto lo stesso premier Romano Prodi, “c’è stato un sostanziale consenso”. Questi i punti principali del documento.
COMPLETAMENTO DELLA RIFORMA PREVIDENZIALE
Previsto il miglioramento delle pensioni basse, dal 2008 e con un’erogazione di anticipo nel 2007; il miglioramento dell’indicizzazione per tutte le fasce di pensioni fino a 5 volte il minimo; la definizione di un nuovo sistema di età pensionabile (si abroga il brusco innalzamento dell’età di pensione a 60 anni dal 1° gennaio 2008 e lo sostituisce con un percorso graduale). Per i cosiddetti lavori usuranti, sono state individuate le risorse (fondo decennale non inferiore a 2 miliardi di euro) che consentiranno di andare in pensione con 3 anni di anticipo ai lavoratori usuranti (definiti sulla base di quelli individuati nel decreto Salvi del ‘99), a quelli impegnati nei lavori con turni notturni e agli addetti a linee a catena e ai mezzi pubblici pesanti. Viene rafforzato l’impianto del sistema contributivo, applicando dal 2010 (e poi triennalmente) i nuovi coefficienti di trasformazione definiti nel 2005 e costituendo una commissione per verificare e proporre modifiche che tengano conto delle nuove condizioni economiche e del mercato del lavoro, al fine di tutelare le pensioni più basse e le carriere discontinue dei giovani. In futuro, una commissione definirà le finestre di uscita per pensione per le pensioni di vecchiaia e le finestre di uscita, portandole a 4, per i lavoratori che hanno 40 anni di contributi. Per i giovani previsto il miglioramento delle pensioni mediante gli interventi sulla totalizzazione, sul riscatto della laurea e dei contributi figurativi nel caso di disoccupazione e lavori discontinui. Anche il riordino e la razionalizzazione degli enti previdenziali daranno una spinta positiva, mediante la presentazione di un piano industriale da parte del governo entro il 31 dicembre 2007. Detassati parzialmente i premi di risultato, a partire dalla prossima legge finanziaria con 150 milioni di euro per il 2008. LABITALIA
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