Una nuova opportunità per le imprese disposte ad assumere persone in difficoltà. Sono in arrivo, infatti, incentivi economici ma anche percorsi professionalizzanti e azioni di tutoraggio per le aziende che intendano ospitare per un tirocinio ex detenuti beneficiari dell’indulto. Un’occasione, quindi, anche per manifestare la propria vocazione alla responsabilità sociale, facendosi promotori di un percorso di reinserimento lavorativo e di inclusione nella società di soggetti svantaggiati. E’ questo l’obiettivo dei bandi per l’adesione delle aziende al progetto ‘Lavoro nell’inclusione sociale dei detenuti beneficiari dell’indulto’, pubblicati in questi giorni. Un’iniziativa promossa dai ministeri del Lavoro e Previdenza sociale e della Giustizia, con l’assistenza tecnica dell’agenzia governativa Italia Lavoro, per favorire il reinserimento nel mondo dell’occupazione e nella società in generale di ex detenuti che hanno usufruito della legge sull’indulto. Il progetto prevede, infatti, misure di sostegno al reddito per i beneficiari, ma anche incentivi economici per le aziende coinvolte.
Grazie ai bandi, quindi, le aziende interessate ad accogliere una o più persone indultate, per un tirocinio di 4 o 6 mesi, possono manifestare la propria disponibilità, compilando l’apposita scheda di adesione, dove sono indicate anche le strutture territoriali cui rivolgersi per ottenere chiarimenti o consulenza per la richiesta di candidatura. Al progetto possono aderire tutte le imprese che abbiano almeno un dipendente a tempo indeterminato, in regola con l’applicazione del contratto collettivo nazionale e con tutte le norme in materia di lavoro. I bandi, che resteranno aperti fino al 15 dicembre, sono reperibili sul portale di Italia Lavoro (www.italialavoro.it), nella sezione ‘Bandi e avvisi’ e riguardano ciascuna delle 14 aree metropolitane coinvolte nel progetto: Torino, Milano, Genova, Venezia, Trieste, Bologna, Firenze, Roma, Bari, Napoli, Cagliari, Palermo, Catania, Messina. LABITALIA
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