“Sul lavoro questo governo sta facendo molte azioni”. E’ stato questo il messaggio lanciato dal ministro del Lavoro, Cesare Damiano, nel corso del convegno ’Lavoro? Sì, grazie: che fare?’, tenutosi a Telese, durante la festa dell’Udeur, al quale hanno partecipato il presidente del Consiglio nazionale dei Popolari Udeur, Federica Rossi Gasparrini, il presidente Anie (Federazione nazionale imprese elettrotecniche ed elettroniche), Guidalberto Guidi, il segretario generale aggiunto della Cisl, Pierpaolo Baretta, e Giuseppe Carbone, del dipartimento Lavoro dei Popolari Udeur.
“Stiamo combattendo il lavoro nero - ha rimarcato il ministro - tutelando la flessibilità e garantendo la stabilizzazione. Stiamo migliorando la sicurezza dei luoghi di lavoro. Sono solo alcune delle cose che stiamo portando avanti. Nel mercato del lavoro - ha continuato - bisogna puntare sulla qualità dell’impresa e delle risorse umane, scommettendo sull’alta formazione. Credo nella concertazione e nelle parti sociali - ha spiegato il ministro - anche se accontentare tutti non si può. Bisogna, quindi, trovare un compromesso che metta tutti d’accordo. Certo -ha ammesso- a chi mi parla di un costo del lavoro in Cina o in India minore del nostro rispondo che se significa non tutelare i lavoratori e mettere in circolazione prodotti dannosi alla salute rispondo che preferisco l’Italia: un Paese che rispetta le regole”.
Per Guidalberto Guidi, bisogna puntare su “un programma di investimenti in infrastrutture e nuove tecnologie, altrimenti il personale non riuscirà mai a crescere e gli imprenditori continueranno a investire in giro per il mondo”. “Assumere un lavoratore e mandarlo a casa dopo un anno e mezzo - ha detto - per un’azienda significa aver buttato via dei soldi. D’altro canto, è inutile obbligare il mondo imprenditoriale, con leggi e vincoli, a tenere i dipendenti. Certo, il sistema chiede alti livelli professionali, non serve continuare a favorire le assunzioni di chi risponde al telefono (addetti call center, ndr)”. LABITALIA
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