Il 57% delle aziende ispezionate, in Italia, dal 12 agosto 2006 al 31 agosto 2007, è irregolare. E’ questo il dato diffuso dal ministro del Lavoro, Cesare Damiano, nel corso della conferenza stampa ‘Un anno dal pacchetto sicurezza: bilanci e prospettive’. “Non ci piace emanare leggi - ha spiegato - e non guardare se funzionano. I cantieri ispezionati sono stati 27.571 e le aziende ivi operanti 43.076, di cui 24.517 irregolari. Il segreto del successo delle azioni portate avanti da questo governo, che sul lavoro rispetta il programma dell’Unione, è la continuità. Combatto la politica degli spot evitando gli annunci”. Tornando ai risultati delle ispezioni, “la sospensione per il superamento del 20% dei lavoratori irregolari che è una norma che abbiamo inserito l’anno scorso per la prima volta nel ‘pacchetto sicurezza’ - ha ricordato Damiano - ha visto 2.224 provvedimenti”.
I lavoratori impiegati in modo regolare erano 7.936, in nero 4.558, di cui 780 clandestini. Sono 883 i provvedimenti revocati per regolarizzazione, strada scelta da circa il 40% delle imprese, mentre l’altro 60% ha scelto l’altra strada, quella di scomparire. “Ma questo è importante - sottolinea Damiano - perché dimostra che quelle imprese erano irregolari, al confine con la criminalità e quindi intervenivano nella catena dei subappalti in modo palesemente irregolare”.
ASSUNTI 162.029 NUOVI LAVORATORI NON CONOSCIUTI DALL’INAIL
In un anno, dal 1 agosto 2006 al 31 agosto 2007, nel settore edile sono stati assunti 162.029 nuovi lavoratori non conosciuti dall’Inail, di cui 74.138 italiani e 87.891 stranieri, 89.559 di età inferiore ai 30 anni e 72.470 over 30. Per Damiano, “questo significa che i nostri figli ‘sono’ nel lavoro nero oltre che nel lavoro precario”. “Nei cantieri - ha affermato - non c’è sicurezza per i lavoratori e c’è concorrenza sleale tra le imprese”.
Degli assunti stranieri ora emersi, l’Inail segnala che 55.240 sono rumeni e 6.633 albanesi. A seguire: da Serbia e Montenegro provengono 2.076 lavoratori, 3.462 dalla Polonia, 2.883 dal Marocco, 1.618 dalla Moldavia, 1.603 dalla Tunisia, 1.592 dalla Macedonia, 1.447 dall’Egitto, 1.380 dalla Bulgaria, 937 dall’Ucraina, 847 dal Brasile e 8.144 da ‘altri paesi’.
“E’ stato un anno di lavoro proficuo - ha concluso il ministro Damiano - che ha permesso di portare nelle casse dell’Inail e dell’Inps contributi pari a 43.356.000 euro, a dimostrazione che è positivo investire nel settore della lotta al lavoro nero perché permette di recuperare risorse e aumentare la legalità e la trasparenza. In questo senso, abbiamo continuato ad assumere nuovi ispettori e a gennaio arriveranno gli ultimi 300, raggiungendo così un totale di 1.411 assunti”. LABITALIA
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