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Istat: le retribuzioni crescono solo dell’1,8%
26/10/2007 NP-3403

A settembre l’indice delle retribuzioni contrattuali orarie è aumentato dell’1,8% rispetto a settembre 2006:. Lo comunica l’Istat. L’incremento è stato dello 0,2% rispetto ad agosto 2007, mentre tra gennaio e settembre le buste paga si sono rivalutate del 2,3%.
L’aumento si mantiene superiore al tasso di inflazione che lo scorso mese si è attestato all’1,7%. Sull’incremento congiunturale incide il rinnovo di tre accordi: alimentari, addetti alla produzione di olio e margarina, pubblici esercizi e alberghi. Nel mese di settembre, a fronte di una variazione tendenziale media di +1,8%, gli incrementi più elevati si osservano nei comparti: energia elettrica, gas e acqua (+5,1%), attività radiotelevisive (+4,4%), edilizia (+4,3%), lavorazione minerali non metalliferi (+3,9%), alimentari, bevande e tabacco (+3,7%). Gli incrementi più contenuti si riscontrano nei comparti del credito (+0,5%), dei militari-difesa e delle assicurazioni (per entrambi, +0,6%), servizi privati alle imprese (+0,8%), come anche per il contratto del commercio (+1,0%). Per quanto riguarda i contratti scuola, ministeri, regioni e autonomie locali, servizio sanitario nazionale e forze dell’ordine, la variazione risulta nulla. A settembre 2007, relativamente all’intera economia, la quota di dipendenti in attesa di rinnovo è pari al 62,7%, in calo rispetto al mese precedente (71%), ma in notevole aumento rispetto a settembre 2006 (38,9%). I mesi di attesa per i lavoratori con il contratto scaduto sono in media 13, in leggera crescita rispetto ad agosto 2007 (12,2 mesi) e decisamente superiori rispetto al valore relativo al medesimo mese dell’anno precedente (9,7 mesi). L’attesa media distribuita sul totale dei dipendenti è di 8,1 mesi: erano 8,6 a agosto 2007 e 3,8 a settembre 2006. Nel comunicato dell’Istat, vengono pubblicati per la prima volta i dati parziali del mese di luglio 2007 aggiornando, al contempo, i valori relativi ai mesi precedenti con le informazioni sopraggiunte. Nel periodo gennaio-luglio 2007 il numero di ore non lavorate per conflitti (originati dal rapporto di lavoro) è stato di 1,3 milioni, il 47,8% in meno rispetto al corrispondente periodo del 2006. Le principali motivazioni dei conflitti nel periodo sono da imputare al rinnovo del contratto di lavoro e alle altre cause, con quote percentuali sul totale delle ore non lavorate rispettivamente pari al 31,3 e al 41,9%.
LABITALIA

smile99

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