Aumento delle aziende ispezionate (+17,9%), incremento di quelle ‘scoperte’ irregolari (20,4%), crescita del numero dei lavoratori irregolari (45,9%), e in particolare di quelli in nero (+12,8), con un recupero di contributi evasi pari a 1,9 miliardi di euro. Questi i dati relativi al 2007, presentati dal ministro del Lavoro, Cesare Damiano. In particolare, le aziende controllate lo scorso anno sono state 342.363 contro le 290.326 dell’anno precedente, le aziende trovate irregolari sono state 218.023 (181.026 nel 2006), i lavoratori non in regola 276.275 (contro i 189.295 del 2006) e il numero di quelli in nero 140.555 (124.564 nel 2006). Lo scorso anno, inoltre, sono stati recuperati contributi e premi per 1,855 miliardi di euro (mentre erano stati 1,509 miliardi nel 2006), con un incremento del 22,9%. “Le leggi che abbiamo introdotto - dice il ministro - hanno prodotto dei risultati clamorosi”. Che sottolinea gli effetti benefici della lotta al lavoro nero, grazie al quale è possibile “combattere la concorrenza sleale”. Il lavoro svolto fino a oggi, afferma Damiano, è “la testimonianza che non molliamo” e l’intenzione di proseguire su questa strada dimostra che “non abbiamo voluto fare un’operazione di propaganda”. “Stiamo moltiplicando gli sforzi”, sottolinea il ministro. Per quanto riguarda il settore edile, in 17 mesi di applicazione della legge contenuta nel dl Bersani, dall’agosto del 2006 al dicembre del 2007, i cantieri ispezionati sono stati 37.129 e le aziende ispezionate che operano nei cantieri sono state 58.330, di cui quelle irregolari sono risultate 33.470.
Il numero dei provvedimenti extra edile è stato pari a 1.160, di cui 786 sono stati revocati, pari al 68% dei provvedimenti di sospensione. Sommando i provvedimenti del settore edile con quelli del settore extra edile si arriva a un totale di 4.212, di cui 2.043 sono stati revocati (49%). Le sospensioni legate all’utilizzo di personale irregolare superiore al 20% del totale dei lavoratori sono state 3.013, a cui si aggiungono altri 39 provvedimenti per la reiterazione delle violazioni della disciplina in materia di orario di lavoro (dlgs del 2003), per un totale di 3.052.
I provvedimenti che sono stati revocati, per la regolarizzazione delle aziende, sono stati 1.257, pari al 41% dei provvedimenti di sospensione. Passando alle sanzioni, quelle amministrative sono state pari a 54 milioni di euro circa, mentre quelle penali hanno raggiunto i 22 milioni circa. Nei 17 mesi in esame la differenza tra numero delle assunzioni e numero delle cessazioni è stato positivo per 74.654 unità: le assunzioni sono state 1.203.207 mentre le cessazioni sono state 1.128.553. In aumento anche i contributi riscossi (+34,7 milioni). Per quanto riguarda la legge approvata lo scorso agosto, che contiene misure per la tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, in quattro mesi i provvedimenti di sospensione sono stati 1.160. I provvedimenti revocati per regolarizzazione sono stati 786 e l’importo delle sanzioni è ammontato a 2,4 milioni di euro.
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