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Lotta al caporalato, i primi risultati
07/03/2008 NP-3506

E’ giunta alla fine della prima fase l’attività di contrasto al ‘caporalato’ da parte dei Carabinieri per la ‘tutela del lavoro’. Anche questa settimana, in 5 differenti province d’Italia, è stata predisposta un’attività mirata al contrasto del fenomeno di intermediazione e somministrazione abusiva di manodopera. Il servizio si inquadra in un’iniziativa del ministro del Lavoro, Cesare Damiano, il quale sin dal mese di ottobre 2007 ha disposto che i Carabinieri della ‘tutela del lavoro’ predispongano in tutta Italia servizi mirati di contrasto al dilagante fenomeno di illegalità. In questa prima fase, durata 5 mesi, sono state effettuate ispezioni in 55 province italiane, con i Nuclei Carabinieri ispettorato lavoro dislocati in ogni capoluogo, le direzioni provinciali del lavoro e l’Arma territoriale.
In quest’ultima settimana, l’attività svolta nelle province di Bologna, Ferrara, Lodi, Oristano e Teramo ha portato ai seguenti risultati: 46 imprese controllate, di cui 24 risultate irregolari; 181 lavoratori controllati, dei quali 11 in nero e 23 irregolari. Inoltre, 2 attività sono state sottoposte a sospensione per presenza di lavoratori in nero in percentuale superiore al 20%. A conclusione delle ispezioni sono state elevate 80 sanzioni amministrative e impartite 132 prescrizioni per violazioni della normativa sulla sicurezza, per un ammontare totale di 153 mila euro. Per tali violazioni 20 persone sono state denunciate a piede libero. In totale, in questi primi 5 mesi, sono state controllate 430 aziende, delle quali 243 (ben il 56,51%) sono risultate irregolari in tema di occupazione di manodopera: in particolare, su 1868 lavoratori 355 sono risultati irregolari e 289 completamente ‘in nero’ (in totale è risultato irregolare 1 lavoratore su 3) con risultati che sfatano molti luoghi comuni sulla dislocazione geografica del fenomeno. Sono state deferite all’autorità giudiziaria 43 persone per esercizio abusivo di intermediazione di manodopera e per aver favorito la presenza di clandestini sul territorio impiegati in nero. Inoltre, in occasione dei servizi svolti sino ad oggi, i carabinieri hanno riscontrato e contestato ben 420 violazioni della normativa sulla sicurezza, con 174 persone deferite all’autorità giudiziaria e con contravvenzioni amministrative e prescrizioni per un ammontare di quasi 1 milione di euro, a conferma della mancanza di una auspicabile ‘cultura della sicurezza’. Nella seconda fase, dal mese di aprile e per tutta la stagione estiva, l’operazione Exploiter, su input dei singoli Nuclei carabinieri ispettorato lavoro (che, grazie alla loro presenza capillare sul territorio, hanno una conoscenza più dettagliata delle singole realtà), permetterà di vigilare ulteriormente su tutte le attività produttive.
LABITALIA

smile99

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