Stato e Regione insieme contro la crisi del settore calzaturiero salentino. Hanno siglato nel primo pomeriggio di oggi, al Ministero dello Sviluppo economico, un accordo di programma unico nel suo genere. Per la prima volta due ministeri stanziano le stesse somme messe a disposizione dalla Regione, destinandole per di più ad una zona specifica della Puglia. L’operazione è da 40 milioni di euro, divisi a metà tra Stato e Regione. In particolare gli incentivi industriali e per la ricerca saranno erogati per il 50 per cento dal Ministero dello Sviluppo economico e per l’altro 50 per cento dalla Regione Puglia, allo stesso modo saranno divisi esattamente a metà tra Ministero del Lavoro e Regione gli aiuti per la formazione professionale e per le assunzioni. È la prima volta che accade, soprattutto perché lo Stato si impegna ad elargire le stesse somme stanziate dalla Regione, in modo elastico: se la Regione Puglia aumentasse i finanziamenti, per effetto dell’accordo di Programma, i Ministeri dello Sviluppo economico e del Lavoro dovranno fare altrettanto. Ecco perché i 40 milioni di incentivi messi a disposizione da questo accordo di programma sono suscettibili di aumenti. Quanto alle imprese, da parte loro gli investimenti ammonteranno complessivamente in tre anni (dal 2008 al 2010) a 173,55 milioni di euro. Con questa manovra sarà affrontato lo stato di crisi industriale del settore tessile, abbigliamento e calzaturiero del Pit 9 (Progetto integrato territoriale) salentino-leccese e allo stesso tempo ricollocati i lavoratori del Cluster Filanto, attualmente in cassa integrazione straordinaria. In realtà l’incremento occupazionale programmabile appare in grado di assorbire non solo i 340 lavoratori della Filanto, ma anche altri lavoratori provenienti da situazioni analoghe. L’accordo (dodici articoli più la premessa) è stato firmato dal Ministro dello Sviluppo economico Pierluigi Bersani, dal capo di gabinetto del Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale Gasperoni, dal presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, dall’Assessore alla Programmazione della Provincia di Lecce Gianna Capobianco, dal sindaco del Comune di Casarano (capofila del Pit 9) Remigio Venuti, dall’amministratore delegato dell’Agenzia nazionale per l’attrazione di investimenti e lo sviluppo d’impresa Domenico Arcuri, dal presidente di Confindustria Lecce Piero Montinari. Dietro il patto appena siglato il lungo e complesso lavoro degli Assessorati regionali allo Sviluppo economico e al Lavoro. I due assessori presenti a Roma per la sottoscrizione dell’accordo di programma, oggi commentano soddisfatti l’intera operazione. “Questo accordo – spiega il Vice Presidente e assessore allo Sviluppo economico Sandro Frisullo – è fortemente innovativo. Serve a disciplinare infatti in maniera compiuta una serie di investimenti industriali all’interno di un determinato territorio, attraverso incentivi statali e regionali che aiuteranno le imprese ad investire non soltanto nel calzaturiero, che evolverà verso produzioni di alto profilo, ma anche nella meccanica e nelle energie alternative. Si tratta di un’evoluzione dell’accordo di programma sulla riconversione del settore chimico di Brindisi che sta già registrando buoni risultati. Inoltre, con l’accordo di programma sottoscritto oggi abbiamo voluto dare un rilievo fondamentale agli incentivi per la ricerca applicata e per lo sviluppo di tecnologie innovative”. L’assessore al Lavoro Marco Barbieri, per parte sua, si dichiara particolarmente soddisfatto della coniugazione tra politiche industriali e politiche del lavoro, rilevando che il testo dell’accordo fornisce garanzie sia ai lavoratori che hanno perso il posto a Filanto, sia di quelli che dovessero in futuro risultare in esubero presso l’Adelchi, senza compromettere le prospettive di stabilizzazione dei precari attualmente operanti presso le imprese che effettueranno nuovi investimenti. REGIONE PUGLIA
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