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Istat, nel 2007 tasso occupazione sale a 58,7%
21/04/2008 NP-3541

Nel 2007, il tasso medio di occupazione nazionale è stato del 58,7%, tre decimi di punto in più rispetto al 2006. Lo comunica l’Istat, che ha diffuso la media 2007 della Rilevazione delle forze lavoro. In termini assoluti, nel 2007 gli occupati italiani, comprensivi degli over 65, sono 23.222.000, dei quali 14.057.000 uomini e 9.165.000 donne. A livello regionale, Emilia-Romagna, Valle d’Aosta e Trentino-Alto Adige presentano i tassi di occupazione più alti (rispettivamente 70,3%, 68,1% e 68,0%), mentre Campania, Sicilia e Calabria quelli più bassi (43,7%, 44,6% e 44,9%). Emilia-Romagna, Valle d’Aosta e Trentino-Alto Adige sono anche le regioni che si distinguono per elevati tassi di occupazione femminile. In tutte le regioni meridionali i tassi di occupazione della componente femminile risultano modesti e comunque inferiori alla media nazionale. In Campania, Sicilia, Puglia e Calabria la quota di donne tra i 15 e i 64 anni occupate è circa la metà di quella dell’Emilia-Romagna. Nel Mezzogiorno, solo l’Abruzzo, con il 71,4%, manifesta un tasso di occupazione maschile superiore al dato di media, pari al 70,7%. In Calabria, Campania e Sicilia sono occupati circa sei ogni dieci uomini tra i 15 e i 64 anni; in Emilia Romagna e Trentino-Alto Adige poco meno di otto. Per quanto riguarda, invece, il tasso di disoccupazione nella media del 2007 scende, a livello nazionale, al 6,1%, sette decimi di punto in meno in confronto al 2006. Nello stesso periodo il tasso di disoccupazione nell’Unione europea è pari al 7,1%, un punto percentuale in meno rispetto all’anno precedente. Le regioni con il tasso di disoccupazione più alto sono Sicilia (13,0%), Campania, Puglia e Calabria (11,2%); il tasso più basso si rileva in Trentino-Alto Adige (2,7%), Emilia-Romagna (2,9%) e Valle d’Aosta (3,2%). Il primato della Sicilia del tasso di disoccupazione più elevato riguarda sia la componente maschile sia quella femminile. Per altro verso, in Trentino-Alto Adige e in Emilia-Romagna si segnalano i tassi di disoccupazione più bassi per entrambe le componenti di genere. Rispetto al 2006, la discesa della disoccupazione interessa tutte le regioni tranne Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria dove l’indicatore rimane pressoché stabile. Nel 2007 il tasso di inattività delle persone tra i 15 e i 64 anni - ossia il rapporto tra le non forze di lavoro di quella fascia di età e la corrispondente popolazione - si è attestato al 37,5%, due decimi di punto in più rispetto al 2006. Le regioni con il tasso di inattività più elevato sono quelle meridionali, in cui alla discesa della disoccupazione si è associato nel corso dell’anno un aumento delle non forze di lavoro. In particolare, in Campania, Calabria e Sicilia sono inattive quasi cinque persone in età lavorativa su dieci. Le regioni in cui si registrano i tassi di inattività più bassi sono Emilia Romagna, Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige. In confronto al 2006, l’aumento del tasso di inattività riguarda soprattutto la Calabria e, in misura inferiore, la Campania e la Basilicata. Nel Centro-Nord, ai moderati incrementi segnalati in Veneto, Toscana e Lazio fanno seguito le riduzioni delle restanti regioni. Nelle regioni meridionali i tassi di inattività femminili sono particolarmente elevati e sempre superiori al 50,0%, con il picco del 67,3% in Campania.
LABITALIA

smile99

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