Nessun dubbio sul funzionamento del bonus assunzioni, grazie al vademecum pubblicato dalla Fondazione Studi Consulenti del lavoro sul sito Internet www.consulentidellavoro.it. Con la circolare numero 5 del 2008, infatti, la Fondazione offre indicazioni sul modo di intendere la disposizione, prevista dalla Finanziaria 2008, che restituisce alle regioni del Sud il credito d’imposta per le nuove assunzioni. “Contrariamente alle aspettative - spiega a LABITALIA Rosario De Luca, presidente della Fondazione studi Consulenti del lavoro - il credito d’imposta per i nuovi assunti è subordinato a una complessa procedura preventiva, che impone l’invio di apposite istanze che devono essere autorizzate dal Centro operativo di Pescara. Per ciascuno dei tre anni di vigenza del bonus, infatti, è stato previsto uno stanziamento di 200 milioni di euro e, quindi, il meccanismo dell’istanza preventiva servirà al ministero per monitorare lo stanziamento annuale”. Ma come fa l’imprenditore a programmare eventuali iniziative se non può conoscere esattamente il costo del lavoro? “La condizione di incertezza - sostiene - è accentuata anche dal fatto che il credito in questione è stato concesso a patto che vengano rispettate tutte le condizioni previste dal regolamento comunitario numero 2204/2002. Ciò comporta una complessa verifica in ordine ai massimali di intensità dell’aiuto, recentemente revisionati in sede di approvazione della nuova Carta degli aiuti di Stato, a finalità regionale per il periodo 2007-2013”.
“Da anni - ricorda De Luca - i consulenti del lavoro si battono per una semplificazione delle norme, ma assistono ancora all’introduzione di disposizioni sempre più complicate che, anzichè generare sviluppo, procurano un beneficio solo apparente. Al vaglio successivo dei controlli, infatti, cala la scure delle verifiche da parte dell’Agenzia delle entrate con i relativi recuperi e l’aumento spropositato del contenzioso”.
VANTAGGIO PARI A 333 EURO AL MESE ELEVATO A 416 NEL CASO DI DONNE
Il credito d’imposta è applicabile alle regioni Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Basilicata, Sardegna, Abruzzo e Molise. Il vantaggio del credito d’imposta per incremento occupazionale è pari alla somma di 333 euro al mese (che sale a 416 per l’impiego di lavoratrici che rientrano nella definizione di ‘lavoratore svantaggiato’). I beneficiari sono tutti i datori di lavoro e, quindi, professionisti inclusi ma con l’esclusione di enti e amministrazioni statali che, nel periodo 1° gennaio-31 dicembre 2008, incrementano il numero dei dipendenti con contratto a tempo indeterminato rispetto alla media dei lavoratori occupati, sempre a tempo indeterminato, nel 2007.
Per beneficiare del credito, il datore di lavoro dovrà rispettare le norme in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, i contratti collettivi per tutti i dipendenti e non dovrà essere ridotto l’organico nel periodo tra il 1° novembre e il 31 dicembre 2007, se non per raggiungimento dei limiti di età pensionabile, per collocamento a riposo, per dimissioni volontarie o per licenziamento giusta causa. I nuovi assunti non devono mai aver lavorato prima, oppure aver perso il precedente posto di lavoro, ovvero devono essere portatori di handicap, o devono essere lavoratrici rientranti nella definizione di lavoratore svantaggiato come definite dal regolamento comunitario 2204 del 2002. LABITALIA
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