A pochi giorni di distanza dal rinnovo del contratto di lavoro per l’industria edilizia, anche le imprese cooperative del settore edile hanno un nuovo contratto. Agci-Psl, Ancpl-Legacoop, Federlavoro e Servizi-Confcooperative e i sindacati di categoria Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil hanno sottoscritto il rinnovo del contratto, che interessa 40.000 lavoratori e 350 imprese ed era scaduto il 31 dicembre 2007.
“Il rinnovo - affermano i segretari della Feneal, Massimo Trinci, della Filca, Giuseppe Moscuzza, e della Fillea, Mauro Macchiesi - pur individuando importanti soluzioni per le specificità del processo e delle tipologie produttive della cooperazione, rispecchia a grandi linee quanto già stabilito nell’accordo con l’Ance per quanto riguarda i temi della sicurezza, della formazione, della lotta al lavoro nero e della trasparenza del rapporto di lavoro”.
L’incremento salariale è stato fissato in 104 euro al terzo livello suddiviso in due soluzioni: 74 euro dal 1° giugno e 30 euro dal 1° gennaio 2009. Passi in avanti sono stati fatti sul tema della carenza malattia, la cui materia verrà affrontata anche nella contrattazione territoriale. A livello nazionale si è ridotto da 7 a 6 giorni il periodo di malattia utile per maturare il diritto, da parte del lavoratore, a veder riconosciuto il 50% del salario per i primi tre giorni di malattia. Per la copertura al 100% i giorni passano da 14 a 12. Per quanto riguarda i lavori pesanti e usuranti, si istituisce per la prima volta un fondo che prevede, per i lavoratori in particolari condizioni, l’erogazione di una prestazione che ne agevoli il pensionamento pari allo 0,10% dei versamenti in Cassa Edile.
Novità importanti anche sul tema della formazione. Le imprese devono comunicare al sistema delle Scuole edili l’assunzione degli operai almeno tre giorni prima dell’inizio del lavoro, per consentire lo svolgimento di 16 ore di formazione attinenti le basi professionali del lavoro in edilizia e la sicurezza, con un richiamo formativo di 8 ore all’anno. Inoltre, sono state introdotte delle norme che prevedono la comunicazione scritta al lavoratore al momento della assunzione e dei passaggi di qualifica, che renderanno più trasparente il mercato del lavoro e offriranno maggiori certezze al lavoratore per il riconoscimento professionale ai fini dell’inquadramento. Il sistema delle Scuole edili avrà un ruolo attivo anche nella gestione e nella implementazione dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Per quanto riguarda la sicurezza, è stato dato mandato alle parti sociali nazionali di dare concreta attuazione ai rinvii operati alla contrattazione dal Testo unico sulla sicurezza.
Importanti conquiste sono state raggiunte anche nella lotta contro il precariato. Si è convenuto che un’impresa non può avere alle dipendenze operai part-time in misura superiore al 3% del totale degli occupati a tempo indeterminato e l’esclusione delle clausole elastiche e flessibili. Ciò dovrebbe consentire la riduzione del ricorso indiscriminato al part-time, che spesso maschera il lavoro nero. Sul fronte dei diritti sono stati raggiunti risultati per gli apprendisti con il riconoscimento del fondo presso la Cassa Edile per la copertura dell’indennità sostitutiva in caso di maltempo. Inoltre, sono state incrementate le percentuali per il lavoro notturno a turni e gli importi per l’Ape, l’anzianità professionale edile. LABITALIA
|