Il sindacato è, ormai, con “le spalle al muro” e impropria è la pressione che, in queste ore, viene esercitata sui rappresentanti dei lavoratori ma l’obiettivo è quello di puntare a raggiungere un accordo dignitoso. E’ questa, in sintesi, la posizione manifestata dai sindacati al termine del breve incontro avuto con il commissario straordinario di Alitalia, Augusto Fantozzi, che ha comunicato di dover procedere alla disdetta dei contratti e all’avvio delle procedure di mobilità in assenza di un’intesa tra governo, Cai e organizzazioni sindacali.
“Questo tipo di comunicazione - ha detto il segretario generale della Uil Trasporti Giuseppe Caronia - poteva avvenire in modo diverso. Voleva tranquillizzarci ma io non sono tranquillo e mi è sembrata una sorta di pressione. Questo tecnicismo ci poteva essere risparmiato. Da parte nostra, c’è la volontà di arrivare, responsabilmente, a un accordo, ma non è pensabile che questo possa avvenire sulla base delle proposte che ci sono state avanzate. Non intendiamo assolutamente intaccare i livelli salariali”. A parlare di “pressione impropria” è stato anche il segretario generale della Filt-Cgil, Franco Nasso. “C’è stata segnalata - ha riferito - questa procedura: da una parte, c’è una pressione impropria, dall’altra c’è una dichiarazione di ottimismo per una soluzione dei problemi da noi sollevati”. Il segretario nazionale della Fit-Cisl, Claudio Genovesi, ha riaffermato il senso di responsabilità che sta dimostrando il sindacato: “Facciamo di tutto perché la trattativa sia una risposta positiva a tutti i lavoratori dei diversi settori. E spero che questo senso di responsabilità venga manifestato anche dalla controparte. L’iniziativa dei lavoratori e’ nelle cose”. Per il segretario nazionale dell’Ugl, Roberto Panella, “la procedura impone il percorso che ci ha indicato il commissario Fantozzi: cerchiamo di trovare un equilibrio e vogliamo arrivare a una soluzione dignitosa. Spenderemo ogni momento per perseguire questo obiettivo e abbiamo ampia garanzia che il tempo non stringerà come un cappio la vertenza”. LABITALIA
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