Lavoro e valore del capitale umano. Questi gli argomenti affrontati, a Roma, dall’Assemblea dei Consigli provinciali dei consulenti del lavoro, alla quale ha partecipato anche il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi. “Abbiamo cominciato questa giornata - ha detto Marina Calderone, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro, intervenendo all’Assemblea - con l’udienza in Vaticano. In effetti, c’è un messaggio etico in quello che facciamo, nella nostra professione, e siamo cresciuti nella consapevolezza del nostro ruolo e della nostra responsabilità. Calderone ha poi annunciato: “Giovedì 25 settembre), alle 10,30, saremo ricevuti dal ministro Alfano per riferire le nostre proposte per la riforma della giustizia, portando il nostro messaggio di collaborazione e, per questo, chiedo al ministro Sacconi di sostenerci”.
Per Calderone, “è giusto fare una riforma, ma non è giusto tentare delle scorciatoie”. “Noi - ha spiegato - crediamo nei valori che portiamo avanti e che sono legati alla storia repubblicana. Ringrazio il ministro Sacconi perché ci ascolta e perché ci chiede di essere propositivi. Abbiamo partecipato a tutte le riforme importanti della Pubblica amministrazione. Il nostro futuro è legato al nostro sapere essere soggetti nella società: siamo legati a doppio filo con le riforme di questi tempi. I consulenti - ha rimarcato la presidente Calderone - non si fermano qui, ma la categoria aspira ad avere un ruolo nel processo del lavoro”.
SACCONI, ABBANDONARE FORMALISMO GIURIDICO
“Deregolare il lavoro abbandonando il formalismo giuridico per passare a un approccio ‘sostanzialista’, che dia voce al capitale umano”. Questo il messaggio lanciato dal ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, ai circa mille consulenti del lavoro riuniti in assemblea a Roma. “Bisogna proseguire la strada intrapresa dal 1996 al 2006 - ha continuato - per superare molta regolazione ingiustificata, ancora troppo presente nel nostro Paese, e completare il percorso di liberazione del lavoro”.
“La riforma del lavoro dei mesi scorsi - ha ricordato Sacconi - ha rappresentato il primo atto concreto per dare una risposta in tale direzione e il primo esempio e’ stato l’abrogazione delle dimissioni on line”. Il ministro ha voluto riconoscere l’importante ruolo dei consulenti del lavoro, che già nei fatti svolgono un’azione concreta nella deflazione del contenzioso attraverso l’utilizzo di strumenti preventivi quali l’interpello e la certificazione dei contratti di lavoro ma anche successivi quali la conciliazione monocratica. “I consulenti del lavoro - ha sottolineato Sacconi - hanno le competenze e le capacità necessarie per essere ‘facilitatori’ nell’incontro fra capitale e lavoro”. LABITALIA
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