Sono 168, rispetto alle 926 esistenti, le istituzioni scolastiche che rischiano la soppressione e/o l´accorpamento in Puglia, secondo il piano Tremonti-Gelmini. E´ quanto denuncia in una nota il segretario generale della FLC CGIL Puglia, Paolo Peluso. Si tratta degli istituti con meno di 500 alunni frequentanti (di cui 44 con meno di 300) ai quali, in base alla bozza di regolamento presentata ai sindacati scuola dal Ministro Gelmini nei giorni scorsi, dovrà essere revocata l´autonomia. In Puglia verrebbe soppresso più del 10% delle scuole sul totale previsto per tutt´Italia (1.646) e le province più colpite sarebbero Bari e Foggia.
Va considerato –spiega Peluso- che il piano di dimensionamento scolastico è prerogativa della Regione, sulla base delle proposte degli Enti Locali e che in Puglia insistono molti istituti con più di 900 alunni e già la Giunta regionale pugliese ha approvato la direttiva con la quale invita gli Enti Locali ad avanzare le proposte di dimensionamento che dovranno tener conto anche della opportunità di sdoppiare gli istituti con un alto numero di studenti”.
Ma il problema vero è che secondo un documento ancora ufficioso del Ministero della Pubblica Istruzione, “si prevede di ridurre il numero dei Direttori dei Servizi Amministrativi e quindi dei Dirigenti di 700 unità, a partire dal prossimo anno. Di conseguenza, il Ministero potrebbe costringere le Regioni ad operare nella direzione di ridurre il numero di scuole complessivo, autorizzando un numero di posti da Dirigente scolastico inferiore rispetto a quello attuale, che per la Puglia è appunto di 926. A pagarne le spese sarebbero soprattutto le scuole medie, soppresse e accorpate ai Circoli didattici per formare Istituti Comprensivi”.
Ma che ne sarebbe –si chiede il segretario generale della FLC CGIL Puglia- degli istituti già comprensivi di piccoli comuni come Poggiorsini (BA); Lucera, Orsara di Puglia, Rignano Garganico, Anzano di Puglia, Volturino, Pietramontecorvino (FG); Tiggiano (LE); e dell´istituto comprensivo Galilei di Taranto collocato nella città vecchia come unico presidio in un´area considerata ‘a rischio´ – tutte scuole con meno di 300 alunni frequentanti? “I bambini sarebbero costretti, se le scuole venissero soppresse, a viaggiare presso istituti di altri comuni. Tutto ciò sarebbe inaccettabile. Alla smania di tagli alla scuola messa in atto dal Governo bisogna rispondere in modo fermo e deciso. La FLC CGIL Puglia ha una ragione in più per chiamare alla mobilitazione il mondo della scuola e tutta la società civile pugliese”. CGIL FOGGIA
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