Le province si candidano sempre più a diventare gli interlocutori di riferimento nelle politiche attive del lavoro, sia in ambito nazionale che internazionale. Questo il dato significativo emerso durante il convegno ‘Le nuove sfide dei servizi per il lavoro: il contributo delle province’, che si è svolto al castello di Riomaggiore. Nel corso dell’incontro, apertosi con i saluti del presidente della provincia della Spezia, Marino Fiasella, del sindaco di Riomaggiore, Lino Gogioso, della dirigente del ministero del Lavoro, Anastasia Giuffrida, e del presidente dell’Associazione Tecla, Andrea Pieroni, e coordinato da Romano Benini, esperto di politiche del lavoro e autore di ‘Okkupati’, sono stati illustrati i risultati del progetto ‘OPTIMI SPI - Elaborazione di un modello condiviso di analisi ed ottimizzazione della qualità dei servizi per l’impiego’, presentato dalla provincia della Spezia e finanziato dal ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali nel quadro PON FSE 2000-2006. Il progetto, dotato di un budget complessivo di 700.875 euro, ha visto la collaborazione di diversi partner istituzionali, quali le province di Genova, Parma, Modena, Potenza, Lecce, Matera e ‘Tecla’, associazione che riunisce numerose amministrazioni provinciali. Articolata in una serie di azioni e interventi che hanno coinvolto i centri per l’impiego delle province partner, l’iniziativa ha voluto contribuire alla realizzazione di obiettivi complessivi nazionali legati alle tematiche del mondo del lavoro quali: la modernizzazione della pubblica amministrazione, la promozione di politiche preventive, lo sviluppo dei servizi e l’intreccio efficace fra politiche del lavoro e politiche sociali per la creazione di un mercato dell’occupazione massimamente inclusivo.
“Il progetto OPTMI SPI, oltre ad essere una grande opportunità, è motivo di orgoglio per la nostra amministrazione, scelta dal ministero del Lavoro come capofila e coordinatore dei partner istituzionali del Nord Italia”, ha dichiarato il presidente della provincia della Spezia, Marino Fiasella. “Tutto ciò ha dato vita a una rete di scambio tra le province coinvolte - ha sottolineato - dimostrando come questi enti intermedi di area vasta, siano i candidati ideali a divenire i soggetti titolari per un nuovo modello di programmazione concertata in cui si traguarda l’integrazione fra politiche attive e passive del lavoro”.
Il ruolo strategico delle province è stato ribadito anche dalla dirigente del ministero del Lavoro, Anastasia Giuffrida: “Sono le strutture che territorialmente possono dare risposte concrete ai cittadini e all’utenza, anche su scala europea. Dal buon esito del progetto, inoltre, emerge l’acquisizione di una nuova consapevolezza delle province che cominciano ad essere propositive e a confrontarsi in modo integrato con i diversi attori del mercato del lavoro”.
Nel corso del convegno, che ha richiamato dirigenti e funzionari responsabili delle regioni e delle province partner del progetto OPTIMI SPI, è stata presentata la pubblicazione che raccoglie i risultati ottenuti a livello nazionale e transnazionale. “L’associazione ‘Tecla’, che raggruppa oltre 40 province e si occupa dello sviluppo delle opportunità legate alle politiche comunitarie, ha messo in connessione - ha sottolineato il presidente dell’Associazione Tecla, Andrea Pieroni - la rete delle province con gli altri soggetti coinvolti nel progetto, al fine di valorizzare, testare e proporre un modello di organizzazione rispetto alla gestione dei servizi per il lavoro e la formazione. Compito di Tecla - ha aggiunto Pieroni - è anche di proporre l’esperienza in ambito europeo portandola all’attenzione del nuovo soggetto che si è costituito nel luglio scorso, la Confederazione europea dei poteri locali intermedi, di fatto l’associazione europea che rappresenta il livello di governo equiparabile alle province”. LABITALIA
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