Brand manager, trade market manager, visual merchandiser e retail operation manager. Sono solo alcune delle dieci nuove figure professionali più richieste dal mondo della moda. A individuarle una ricerca, realizzata da Pambianco Strategie d’Impresa, sulle diverse posizioni aziendali nelle imprese di moda del territorio milanese. Secondo l’indagine, tra i nuovi profili professionali emergono, quindi, nell’area marketing, il brand manager, addetto alla pianificazione e controllo della strategia del marchio e gestore dei rapporti aziendali, ma anche il trade market manager, che si occupa della pianificazione e del controllo della distribuzione dei prodotti. Nell’area vendite, la nuova professione emergente risulta essere lo stock manager, l’addetto alla gestione dell’invenduto in azienda.
Nell’area retail, nascono la figura del merchandiser, che orienta le preferenze degli acquirenti, del visual merchandiser, che valorizza il prodotto sia dal punto di vista del posizionamento sia del prezzo all’interno del punto vendita, e del retail operation manager, che controlla l’assortimento. Quanto all’indotto, compaiono le figure del cool hunter, che individua le tendenze del mercato, del leisure manager, l’organizzatore di sfilate, eventi e manifestazioni fieristiche, dell’industrial property manager, che tutela legalmente i prodotti dell’azienda, e del personal shopper, il consulente personale nell’acquisto dei prodotti e accessori più alla moda.
Ma non sono solo le figure professionali nuove a guadagnare punti nel mondo del lavoro. Tra i profili già esistenti, sono undici quelli segnalati dalla ricerca come particolarmente richiesti. Nell’area della produzione, il modellista e il responsabile di prodotto; nell’area vendite, il responsabile di show room, il responsabile vendite estero e l’area manager estero. Il direttore di negozio, il retail manager, colui che gestisce i negozi diretti dall’azienda e il responsabile negozi in franchising emergono nel retail; mentre, nel settore della produzione, la figura più richiesta risulta essere il tecnico di produzione. L’area acquisti annovera il buyer di prodotti finiti tra le professioni più richieste. Infine, nell’indotto, è lo stilista la posizione più gettonata.
Se la moda a Milano richiede nuovi professionisti, le scuole di specializzazione della città non tardano a rispondere. “Se il settore della moda - ha spiegato l’assessore comunale alle Politiche del lavoro e dell’occupazione, Andrea Mascaretti - genera sul territorio quasi 5,6 miliardi di euro, pari al 7,8% del Pil milanese, impiegando oltre 41 mila addetti, è anche grazie all’adeguata formazione da parte di scuole specializzate nel settore, alla quale Milano risponde con numerose strutture”. Dall’Accademia del Lusso all’Istituto Europeo di Design, dall’Istituto Carlo Secoli alla Nuova Accademia delle Belle Arti, dal Politecnico di Milano all’Sda Bocconi, dall’Ipsoa all’Accademia Vetrinistica Italiana, non c’è che l’imbarazzo della scelta. “È interessante vedere - ha ribadito Mascaretti - come le scuole del territorio milanese siano riuscite ad andare incontro al fabbisogno formativo di volta in volta richiesto dal mercato del lavoro nel settore moda. I corsi erogati, infatti, rispondono bene all’esigenza di formazione specifica sia per le professioni già esistenti sia per quelle emergenti”.
Ai 148 corsi annuali e pluriennali (diploma, laurea e master), 80 per la formazione delle professioni più richieste e 68 per quelle emergenti, si aggiungono i 78 corsi brevi (47 per le professioni già esistenti, 31 per quelle nuove), altamente specialistici studiati per coloro che vogliono affinare la propria conoscenza nel settore per ricoprire al meglio nuovi incarichi. Le figure emerse da questo studio saranno inserite, inoltre, nell’enciclopedia virtuale delle professioni, Propfpedia.it, il nuovo portale dedicato alle imprese, alle istituzioni e ai giovani, che vuole diventare un punto di riferimento per il lavoro e la formazione. Un progetto promosso dal comune di Milano in collaborazione con la Fondazione Iulm e la Scuola di Comunicazione dell’ateneo, che intende rispondere alle esigenze di un mercato del lavoro in continua evoluzione. LABITALIA
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