Aumentano del 19% gli iscritti ai corsi di laurea a distanza, offerti in 48 atenei italiani, uno in meno dello scorso anno. E’ quanto emerge dal Rapporto del consorzio Omniacom sulle lauree a distanza in Italia per l’anno accademico 2007/2008. La maggiore impennata la registrano le università telematiche che nel 2006-2007 erano ancora all’avvio. Tuttavia, nei corsi a distanza, pur aumentando gli iscritti, diminuiscono le matricole, passando da 13.933 a 12.932 (-7,2%). “Questo -si legge nell’indagine - può essere interpretato con il fatto che una buona parte dell’incremento degli iscritti deriva da trasferimenti di studenti che hanno chiesto il passaggio a corsi a distanza, avendo già un curriculum di studi e vantando crediti formativi da riconoscere”. Il mercato dei corsi on line, considerato rispetto al totale degli iscritti alle università italiane, rappresenta una nicchia pari al 2,4% e registra un leggero incremento rispetto al 2006-2007 (2,1%). Il numero degli iscritti alle università telematiche è pari allo 0,7% del totale. Complessivamente, nell’anno accademico 2007-08 sono erogati 249 corsi di laurea on-line.
L’Università Telematica di Roma ‘G. Marconi’ guida la graduatoria degli atenei che offrono corsi a distanza, con 19 milioni di euro di fatturato e 8.558 iscritti. A seguire, le università di Roma ‘La Sapienza’, di Sassari, Firenze e Macerata. “Quest’ultimo - si legge nel rapporto Omniacom - rappresenta un esempio interessante perchè, pur essendo un ateneo medio-piccolo, ha puntato sull’e-learning e sta raccogliendo ottimi risultati da questa politica, posizionandosi al quinto posto a livello italiano con 3.898.130 di fatturato”.
Il gruppo di classi di laurea con il maggior numero di iscritti è quello politico-sociale con 12.078 studenti, il secondo è ingegneria con 5.750. A seguire, il gruppo di giurisprudenza con 5.720 iscritti e quello economico-statistico con 4.826 studenti.
Solo il 55% dei laureati del primo gruppo trova un lavoro continuativo a tre anni dalla laurea. Lo stesso si può dire per il gruppo giuridico i cui laureati trovano lavoro entro tre anni solo nel 41% dei casi. I laureati in ingegneria trovano, invece, lavoro dopo tre anni nell’81% dei casi, mentre i laureati nel gruppo economico-statistico nel 68%. LABITALIA
|